Egregio direttore,
sono rimasto sorpreso della risposta data al lettore sulle

Domenica 1 Aprile 2018
Egregio direttore,
sono rimasto sorpreso della risposta data al lettore sulle iniziative di oramai molti Comuni italiani per garantire il rispetto delle norme contro i rigurgiti fascisti ed il razzismo, preoccupati del diffondersi di questi fenomeni in Italia ed in Europa, come ci ricordano diversi gravi fatti avvenuti anche recentemente. Una legittima pretesa di rispetto della legalità che non può essere strumentalmente elusa richiamandosi ai totalitarismi in generale. Ciò per il semplice motivo che il nostro ordinamento democratico e costituzionale ha le sue radici nella lotta contro il regime dittatoriale fascista, alleato del nazismo, di cui il nostro Paese ne porta la responsabilità storica. Osservo poi come questi gruppi di ispirazione neofascista cerchino di insinuarsi nelle istituzioni approfittando proprio del disagio economico e sociale e di fenomeni epocali, come quello dei migranti, per esacerbare le peraltro comprensibili paure della gente, spingendola verso comportamenti intolleranti e xenofobi; non a caso alle recenti elezioni politiche sono apparse delle liste che sarebbero state impensabili sino a qualche anno fa. È pertanto sbagliato sottovalutare questi fatti, così come ha ricordato anche il nostro Presidente della Repubblica in occasione della Giornata della Memoria dicendo, tra l'altro: «Focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo sono infatti presenti nelle nostre società e in tante parti del mondo. Non vanno accreditati di un peso maggiore di quel che hanno: il nostro Paese, e l'Unione Europea, hanno gli anticorpi necessari per combatterli, ma sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità». Ecco, tra gli anticorpi noi abbiamo le leggi appositamente emanate per evitare gli errori del nostro passato: facciamole rispettare.
Loris Parpinel
Presidente Anpi Pordenone

Caro lettore,
nessuno vuole minimizzare nulla. Ma proprio poiché abbiamo, nella nostra Costituzione e nella nostra cultura democratica, gli anticorpi per difenderci dai rigurgiti nazi-fascisti, non è chiara (o forse lo è fin troppo) la ragione per cui, in periodo pre-elettorale, si debbano emanare queste mozioni, che nulla aggiungono a ciò che già prevedono le nostri leggi. Siamo tutti consapevoli che il nostro ordinamento ha le sue radici nella lotta al nazi-fascismo. Ma i diritti democratici e la legalità non sono a senso unico. Un Paese che consente agli ex Br di comiziare in televisione e concede sale municipali ai centri sociali, ma contemporaneamente impedisce la presentazione di un libro sulle foibe, può avere la Costituzione più bella e antifascista del mondo, ma soffre di un deficit di democrazia e dimostra di non saper fare fino in fondo i conti con la propria storia, passata e recente. Anche su questo occorrerebbe riflettere.

Ps Buona e serena Pasqua a tutti i lettori
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