Forza Italia a congresso Il ritorno degli ex

Domenica 18 Novembre 2018
Forza Italia a congresso Il ritorno degli ex
IL FENOMENO
VENEZIA Forza Italia, il ritorno degli ex. Sarà che non tutti vogliono morire leghisti e che le esperienze di partitini e partitelli sono finite miseramente, fatto sta che si sta assistendo a un ritorno di ex in quello che era il principale partito del centrodestra. Nonostante i sondaggi siano disarmanti, in Veneto Forza Italia sta cercando di rialzare la testa. Organizzando dibattiti, promuovendo scuole di politica, facendo rifunzionare le sedi. E soprattutto, approfittando delle tessere ad appena 10 euro, aumentando il numero degli iscritti. Tant'è che è stato fissato un obiettivo: dopo il crollo degli iscritti (nessuno lo conferma ma in tutta la regione si sarebbe arrivati a poco più di 200 tesserati) si vorrebbe arrivare a 5.700, con i picchi di Padova (1.400) e Verona (900). Davide Bendinelli, neo coordinatore degli azzurri, è fiducioso: «Si sta configurando uno scenario politico tale per cui per chi si riconosce in un centrodestra non leghista, Forza Italia è l'unico contenitore nel quale confluire». Con il paradosso, però, di perdere gli unici due consiglieri regionali, Donazzan e Giorgetti.
Uno dei primi a tornare a casa, riprendendo la tessera azzurra all'inizio dell'anno, è Valdo Ruffato, l'ex presidente del consiglio regionale del Veneto che era passato con l'Ncd di Alfano. «Tutti i movimenti civici se non hanno un leader nazionale sono destinati a sparire - dice Ruffato - L'unico contenitore dei moderati se si vuole far crescere la politica è Forza Italia». Che però dovrebbe evitare gli errori del passato, a partire dalle nomine dall'alto, sempre mal digerite dalla base. Si vedrà se i congressi saranno veri, intanto si va di tessere.
Un altro che è tornato a bazzicare via Lisbona a Padova, dove c'è la sede regionale del partito, è Marino Zorzato, ex azzurro rieletto in consiglio regionale con l'Ncd. A seguire Zorzato dovrebbe essere un nutrito numero di persone. Il che potrebbe cozzare con le new entry, una su tutte quella dell'ex leghista ed ex tosiano ora azzurro Maurizio Conte.
Tra gli ex alfaniani non torneranno in Forza Italia il veneziano Mario Dalla Tor e nemmeno Barbara Degani, l'ex sottosegretario all'Ambiente nei governi Renzi e Gentiloni: «Politicamente io ho chiuso, è finita una fase, mi dedico allo studio». Ciò non toglie che i rapporti con gli amici di Forza Italia continuino, a partire dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati.
LE INIZIATIVE
In altre province si attendono annunci eclatanti. Come quello che a Verona dovrebbe vedere l'iscrizione in Forza Italia («Questione di ore», dicono in partito) della leghista Francesca Martini, ex assessore regionale e poi sottosegretario nel Governo Berlusconi. Ma la provincia più effervescente rischia di essere Rovigo dove Renzo Marangon ha cominciato a organizzare cene politiche - tassativo, ognuno si paga il suo - sempre più partecipate: «Abbiamo cominciato lo scorso aprile quando tanti amici sindaci mi hanno detto: Dai che se catemo. E ogni volta crescevamo sempre di più». Giovedì sera erano in 230 compresi i parlamentari Gardini, Causin, Cortelazzo, Ferro e Toffanin. Non Bendinelli, perché convocato da Berlusconi assieme agli altri coordinatori regionali.
Un attivismo che si misura anche a colpi di convegni allo scopo di marcare il territorio. Curiosa la coincidenza di due eventi nel veneziano: i civici di Paolino D'Anna, consigliere delegato del sindaco Luigi Brugnaro, hanno organizzato un pubblico confronto sul nuovo civismo per sabato 1° dicembre a Martellago. E Forza Italia quand'è e dov'è che ha organizzato il suo convegno invitando anche Brugnaro? Sempre il 1° dicembre e sempre a Martellago. L'ombelico del mondo, evidentemente.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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