VENEZIA Saranno convocati gli stati generali del Veneto per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata. È il risultato ottenuto ieri da Cgil, Cisl e Uil, al termine dell'incontro a Palazzo Balbi con il governatore Luca Zaia.
Riferiscono i segretari Christian Ferrari, Paolo Pozzobon e Gerardo Colamarco: «Abbiamo espresso al presidente della Regione tutta la nostra preoccupazione per l'evidente salto di qualità della presenza criminale sul nostro territorio, come dimostrano le recenti indagini della magistratura e delle forze dell'ordine.
Senza una diffusa azione di prevenzione sarà impossibile sradicare dal nostro sistema economico la criminalità organizzata, è indispensabile per questo che tutti facciano la loro parte: le istituzioni, le forze sociali e il tessuto produttivo veneto». I sindacati chiedono che sia approntato un piano strategico, basato su misure concrete a partire dai settori più esposti: «Logistica, agricoltura, edilizia e costruzioni, sistema degli appalti, ciclo dei rifiuti, sistema del credito. Il primo passo da compiere è una vera e propria indagine conoscitiva che faccia emergere le reali dimensioni di questi fenomeni. Un'altra azione decisiva è la sensibilizzazione dei cittadini e, in particolare, delle nuove generazioni a una cultura della legalità, della solidarietà, della dignità del lavoro».
Istanze che sono state accolte da Zaia: «Do merito alle forze sociali e sindacali perché, con molta coerenza, sono venute a questo incontro e a chiedere un tavolo. Un tavolo che faremo in maniera urgente perché è giusto approfondire questo tema. Voglio sottolineare che il Veneto non è marcio, però se c'è qualche mela marcia, la si deve eliminare: se c'è qualcuno che sbaglia, deve essere punito. Ben venga questo osservatorio, che dev'essere integrato a quello che di buono già c'è».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Riferiscono i segretari Christian Ferrari, Paolo Pozzobon e Gerardo Colamarco: «Abbiamo espresso al presidente della Regione tutta la nostra preoccupazione per l'evidente salto di qualità della presenza criminale sul nostro territorio, come dimostrano le recenti indagini della magistratura e delle forze dell'ordine.
Senza una diffusa azione di prevenzione sarà impossibile sradicare dal nostro sistema economico la criminalità organizzata, è indispensabile per questo che tutti facciano la loro parte: le istituzioni, le forze sociali e il tessuto produttivo veneto». I sindacati chiedono che sia approntato un piano strategico, basato su misure concrete a partire dai settori più esposti: «Logistica, agricoltura, edilizia e costruzioni, sistema degli appalti, ciclo dei rifiuti, sistema del credito. Il primo passo da compiere è una vera e propria indagine conoscitiva che faccia emergere le reali dimensioni di questi fenomeni. Un'altra azione decisiva è la sensibilizzazione dei cittadini e, in particolare, delle nuove generazioni a una cultura della legalità, della solidarietà, della dignità del lavoro».
Istanze che sono state accolte da Zaia: «Do merito alle forze sociali e sindacali perché, con molta coerenza, sono venute a questo incontro e a chiedere un tavolo. Un tavolo che faremo in maniera urgente perché è giusto approfondire questo tema. Voglio sottolineare che il Veneto non è marcio, però se c'è qualche mela marcia, la si deve eliminare: se c'è qualcuno che sbaglia, deve essere punito. Ben venga questo osservatorio, che dev'essere integrato a quello che di buono già c'è».
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