Messaggero di Sant'Antonio, la solidarietà del vescovo

Domenica 9 Dicembre 2018
Messaggero di Sant'Antonio, la solidarietà del vescovo
LA MOBILITAZIONE
PADOVA Il mondo politico e il mondo religioso si mobilitano per la crisi editoriale che ha colpito il Messaggero di Sant'Antonio, il mensile edito dai frati della Basilica del Santo di Padova e diffuso in tutto il mondo. Il vescovo Claudio Cipolla ieri ha risposto alla lettera aperta che gli avevano inviato gli otto redattori lasciati a casa, ora in sciopero a oltranza. «Esprimo la mia vicinanza ai giornalisti delle redazioni delle riviste Messaggero di Sant'Antonio e Messaggero dei ragazzi, travolti dall'annuncio dell'imminente licenziamento». La Diocesi «pur estranea ai fatti, si sente coinvolta e segue con attenzione la situazione. Siamo consapevoli che l'editoria cattolica, che rappresenta un importante veicolo di trasmissione di valori e cultura, versa, non da oggi, in grandi difficoltà, e guardiamo con dispiacere e preoccupazione a tutti gli effetti negativi, in particolare sulle persone, che questa crisi comporta». Monsignor Cipolla dice di comprendere lo sconcerto «per la notizia che giunge inaspettata e che pare, inoltre, non lasciare margini di trattativa. Mi faccio vicino alle loro famiglie. Auspico che si trovi presto una soluzione per ciascuno degli interessati perché non vadano disperse la dignità dei lavoratori e la loro professionalità. Pur conscio di non avere grandi possibilità concrete, sono disponibile a favorire ogni atto che possa andare in questa direzione».
LA POLITICA
Ma è anche la politica a scendere in campo per salvare l'occupazione. La Regione ha annunciato l'istituzione di un tavolo di crisi. «Si tratta di una testata storica sottolinea l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan dopo aver contattato Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato veneto dei giornalisti che ha migliaia di abbonati. Stabiliremo entro la settimana la data di convocazione del tavolo nell'ambito del quale approfondiremo anche la situazione debitoria». Da parte sua il senatore Antonio De Poli (Udc) ha chiesto l'intervento del sottosegretario (con delega all'Editoria) Vito Crimi, mentre il sindaco Sergio Giordani ha incontrato a sua volta la segretaria Andolfatto e Giulia Cananzi in rappresentanza dei redattori. «È una situazione molto complessa ha spiegato che presenta sostanzialmente due problemi. Il primo riguarda la situazione occupazionale di questi lavoratori, il secondo l'immagine della città dal momento che Sant'Antonio ha una rilevanza mondiale».
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