Nel grattacielo tra case del sesso e b&b abusivi

Martedì 5 Giugno 2018
Ottantaquattro alloggi distribuiti su diciotto piani. Chiunque, arrivando alla stazione di Padova, si imbatte nella Torre Belvedere. Il grattacielo verde costruito negli anni Sessanta oggi è noto soprattutto per le frequenti operazioni di polizia e carabinieri: droga, prostituzione e affitti abusivi. I pochi padovani sono rimasti soprattutto negli studi professionali, gli altri inquilini sono quasi tutti stranieri e principalmente asiatici. Dentro succede di tutto: il viavai in quella palazzina riflette perfettamente la situazione di via Cairoli e, più in generale, dell'area della stazione di Padova.
A febbraio i carabinieri hanno scoperto al quattordicesimo piano una casa del sesso a gestione cinese, utilizzata anche come deposito di soldi e droga. Il giorno dopo, al piano di sopra, è toccato alla Polizia Municipale sequestrare un appartamento trasformato in bed and breakfast abusivo: due ottantenni ospitavano pregiudicati e spacciatori, anche già espulsi dal territorio nazionale. La coppia incassava fino a 160 euro al giorno. Da tempo i vigili lavorano per stanare anche il fenomeno del sovraffollamento cinese negli alloggi. (g.p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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