Sesso a pagamento e aborti tra le ospiti una piaga anche nel centro di Cona

Mercoledì 4 Aprile 2018
Sesso a pagamento e aborti tra le ospiti una piaga anche nel centro di Cona
VENEZIA Il fenomeno della prostituzione, nei centri di accoglienza per i migranti, è una piaga reale e per nulla occasionale. L'anno scorso emerse la questione di Cona, dopo la morte di Sandrine Bakayoko (in foto), la 25enne ivoriana deceduta nel gennaio del 2017 all'interno dell'hub di via Rottanova. Il suo caso infatti aveva aperto il vaso di Pandora di una situazione tenuta nascosta fino ad allora. Quella di decine di casi di aborti tra le 40 donne ospiti della struttura, che pur alloggiando in un container separato, dovevano comunque condividere gli spazi con altri 1.400 uomini di ogni nazionalità. Anche Sandrine aveva interrotto una gravidanza, anche se il suo caso pare fosse diverso. Quantomeno, la ragazza era rimasta incinta lontano dal centro di Conetta. La vicenda aveva comunque scatenato le associazioni in difesa dei rifugiati e in seguito tutte le donne erano state trasferite in altre sedi più adeguate. La prostituzione, però, era un business anche all'esterno del campo: di frequente, secondo i riscontri raccolti sul posto, gli sfruttatori portavano le ragazze della loro zona a esercitare nelle vicinanze del centro di ospitalità.
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