«Immigrati, risorsa per le imprese»

Domenica 13 Gennaio 2019
«Immigrati, risorsa per le imprese»
IL CONVEGNO
PADOVA Ci sono anche due immigrati inseriti nel progetto Sprar di Padova tra i quindici diplomati ed i nove lavoratori formati dalla Scuola Edile Padova, fondata nel 1947, che ieri mattina hanno ricevuto il diploma. Una breve cerimonia preceduta dalla tavola rotonda organizzata dall'amministrazione cittadina sul tema Il valore del lavoro nel progetto di vita dei migranti. Spunti di riflessione ed esperienze a confronto. Tra i relatori il vicesindaco Artuto Lorenzoni, il direttore del carcere Due Palazzi Claudio Mazzeo, il questore Paolo Fassari, don Luca Facco, direttore della Caritas, ed i rappresentanti di tutti le istituzioni cittadine che hanno portato il loro contributo al dibattito illustrando i tanti progetti in corso con la Scuola Edile Padova.
«Con la consegna del diploma si chiude il percorso costruito con tanti enti di città e provincia di inserimento lavorativo di persone richiedenti asilo che hanno capacità straordinarie ed un grande entusiasmo - commenta Lorenzoni - Spero che questo sia l'inizio di un percorso di collaborazione perché non c'è integrazione che non passi attraverso sicurezza e dignità del lavoro. L'immigrazione può creare opportunità per le imprese. Non vedo alternative all'accoglienza diffusa e a percorsi di inserimento al lavoro - conclude - Mi auguro che il decreto Salvini possa essere rivisto e migliorato».
I CORSI
Tra i diplomati Pashk, kossovaro a Padova da un anno con la famiglia, e Clinton, nigeriano, entrambi inseriti nello Sprar padovano che si sono detti soddisfatti del corso da muratore seguito e dell'attenzione che la scuola ha prestato loro. Sono già inseriti in un tirocinio in un'azienda edile padovana. Il direttore del Carcere ha invece illustrato il corso professionale per detenuti organizzato con la Scuola. Una rete di formazione per dieci detenuti in vista del reinserimento sociale, che Mazzeo auspica venga ampliata in quanto in carcere operano già molte cooperative, ma mancava un progetto di formazione aperto all'esterno. Con l'Università invece la Scuola edile ha avviato un progetto per la costruzione di un edificio pilota destinato alla didattica e alla ricerca, che vedrà insieme studenti universitari ed edili.
LA CERIMONIA
«Da due anni la scuola si è aperta - spiega la presidente Silvana Mason Cazzaro di Costruzioni Ance Padova - e abbiamo progetti in corso con tutti gli enti del territorio. Siamo accreditati dalla Regione, inoltre collaboriamo col progetto Sprar del Comune, con la Camera di Commercio ed il Carcere solo per citare alcuni. I costruttori sono l'unico settore ad avere un ente bilaterale che rende l'insegnamento ed i programmi flessibili e pronti a rispondere alle esigenze di mercato». Mason sottolinea come il settore edile, dopo la crisi, sia cambiato diventando sempre più specializzato e le aziende faticano a trovare personale preparato. «La Scuola offre anche un servizio per far incontrare domanda ed offerta».
Si tratta del portale Blen.it avviato lo scorso marzo attraverso il quale hanno già trovato lavoro venti persone, 14 tramite agenzia interinale e 6 con gestione diretta della scuola. Molti anche gli allievi che non si fermano ai tre anni di professionale ma proseguono gli studi fino alla laurea in architettura od ingegneria. La vicepresidente Rosanna Tosato di Fillea Cgil, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, sottolinea come l'ente bilaterale salvaguardi sia la rappresentanza degli imprenditori che dei lavoratori. «Il prossimo anno sono in programma corsi innovativi finanziati dalla Regione. Il settore edile - dice - ha bisogno di formare nel miglior modo possibile e di affrontare nuove sfide: la compatibilità ambientale, la lotta alla dispersione scolastica, la formazione degli immigrati che sono la nuova ricchezza per la manodopera senza dimenticare la sicurezza sul lavoro».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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