Sommozzatore e paracadutista «Immigrazione selvaggia stop»

Giovedì 1 Febbraio 2018
Sommozzatore e paracadutista «Immigrazione selvaggia stop»
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PADOVA Italia agli italiani - Forza Nuova - Msi Fiamma Tricolore candida capolista nel plurinominale collegio Padova 2, Ferdinando Francescon detto Nando, 62 anni, una passione politica nata da adolescente che lo ha visto militare dapprima nel Fronte della Gioventù e poi nel Msi per il quale fu consigliere comunale a Montagnana dal 1980 al 91 e candidato alla Camera nelle politiche del 1987. Laureato in Scienze Politiche a Padova, indirizzo giuridico amministrativo, libero professionista in sviluppo di mercato ora agente immobiliare, ma è anche un grande sportivo, paracadustista, sommozzatore, per 12 anni si è dedicato al bob, è cintura nera di karate e nuotatore instancabile: nel 2008 e nel 2013, ha attraversato a nuoto, andata e ritorno, lo stretto di Messina per ricordare il nonno volontario tra i soccorritori nel terremoto di Messina del 1908
Una candidatura non facile considerati gli avversari...
«Con questa legge nessuno avrà la maggioranza quindi perché non votare per noi, un partito di lotta con un grande progetto politico. Siamo contro questa Europa dei mercati ma a favore dell'Europa dei popoli. Siamo contro questa moneta per come è stata fatta favorendo solo la Germania ma non contro una moneta unica».
Cosa proponete sul tema immigrazione?
«Siamo per bloccare l'immigrazione selvaggia, tutti arrivano qui pensando di trovare il bengodi. Spendiamo 35 euro al giorno per mantenere immigrati economici e per ingrassare le coop, quando non ci sono soldi per gli italiani che non arrivano a fine mese o devono rinunciare a curarsi per mancanza di denaro».
L'accusa è quella di razzismo...
«Per me non è razzismo, non è questione di colore della pelle ma di spirito, io distinguo tra persone per bene e non. I rifugiati veri sono pochissimi, rimpatrio immediato per gli altri ma serve un'azione comune dell'Europa. Sono da condannare i paesi europei che sfruttano quelli africani con la complicità di dittatori locali, ma gli interessi sono troppi: la Francia sfrutta 14 nazioni africane e non è la sola».
Come si può migliorare la sicurezza?
«A Padova c'è la peggiore situazione del Veneto, serve ripulirla dai delinquenti, non ci devono essere zone franche. A livello nazionale vogliamo proporre ad esempio, gruppi di ragazzi che vigilino sui treni operando a diretto contatto con le forze dell'ordine».
Altri temi sensibili lavoro, pensioni, ambiente...
«Siamo decisamente contro la legge Fornero e per l'abolizione del Jobs Act che ha aumentato la precarietà. Personalmente sono molto attento all'ambiente».
Recentemente c'è stato un referendum per l'autonomia del Veneto qual è la sua posizione?
«Sono per lo Stato federale, le Regioni sono state la più grossa disgrazia della storia italiana. Sono in sintonia con il pensiero di Gianfranco Miglio ossia uno Stato federale forte che controlla, macroregioni e ampio decentramento: ora controllore e controllato sono la stessa persona e tutto si usa tendenzialmente in modo clientelare. Mi chiedo, ad esempio, dov'era la Lega e con chi amministrava quando hanno pianificato lo scandalo il Mose? Ora si usa il Project financig per costruire ospedali o il passante di Mestre che ci costa in interessi ai privati. Perché non si chiedono i finanziamenti europei come ha fatto per esempio la Polonia che ha rinnovato rete ferroviaria e rete telematica?».
Luisa Morbiato
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