Stadio, ospedale, ex Prandina, via Anelli: la città cambierà così

Lunedì 6 Agosto 2018
LE OPERE
PADOVA Quattro grandi opere in meno di una settimana. Opere attese da anni e che porteranno su Padova una pioggia di milioni, circa 850 milioni di euro.
Venerdì 27 luglio, ha ricevuto dall'Agenzia del Demanio le chiavi per la custodia della caserma Prandina. Martedì scorso, invece, a Venezia ha firmato con il Governatore Luca Zaia la cessione delle aree per realizzare a Padova est il nuovo ospedale. Il giorno dopo, come se non bastasse, è arrivata da Roma la conferma del finanziamento da 56 milioni di euro per la realizzazione della nuova linea del tram. E venerdì ecco il progetto dello stadio Euganeo futuro.
TEMPI
Al di là del sovrapporsi entro un ristrettissimo arco temporale di appuntamenti così importanti per lo sviluppo futuro della città, non c'è dubbio che, in poco più di un anno, la giunta Giordani, sul fronte delle opere pubbliche, non ha viaggiato con il freno a mano tirato. In poco più di 12 mesi, infatti, il primo cittadino e la sua giunta hanno messo sulla rampa di lancio, nell'ordine: il nuovo ospedale, il Sir 3, la permuta via Anelli- Prandina, il nuovo auditorium a palazzo Foscarini. Non solo. E venerdì lo stadio. mentre entro un anno dovrebbero aprirsi anche i cantieri che trasformeranno piazzale Boschetti in una grande parco pubblico.
RECUPERI
Del pacchetto, anche se non vedono il Comune come diretto protagonista, sono parte integrante anche il recupero della caserma Piave e la trasformazione dell'ex Foro Boario di corso Australia nel nuovo punto vendita di Leroy Merlin. Anche se non si tratta di un'opera infrastrutturale, tra i risultati portati a casa da Giordani c'è da registrare il salvataggio (in extremis) della Fiera. Il ritorno alla gestione pubblica del quartiere fieristico dovrebbe, finalmente, imprimere un'accelerazione anche alla realizzazione del nuovo centro congressi che troverà posto dove, un tempo, c'era il Palazzo delle Nazioni. Gli interventi più attesi, e contestati, sono il nuovo ospedale e il Sir 3. Per quel che riguarda il nuovo polo ospedaliero, l'accordo prevede che le strutture di via Giustiniani vengano completamente rigenerate e continuino a ospitare gli attuali reparti. A San Lazzaro troverà posto, invece, una struttura dedicata all'eccellenza e alla ricerca.
Per quel che riguarda il Sir 3, invece , l'amministrazione Giordani ha già incassato dal ministero delle Infrastrutture l'impegno a un finanziamento da 56 milioni di euro. Salvo imprevisti, la prima corsa della nuova linea dovrebbe scattare nell'autunno del 2022.
ACCORDI
Nell'ultimo mese e mezzo, poi, ad avere spiccato il volo è stato l'accordo Via Anelli- Prandina, che prevede la cessione da parte dell'amministrazione comunale del complesso Serenissima. In cambio l'Agenzia del Demanio girerà a palazzo Moroni la caserma Prandina, dove verrà realizzato un maxi parcheggio, mentre in via Anelli verrà realizzata la nuova questura. In questo caso, le perplessità riguarderebbero tanto i tempi quanto i costi. La nuova questura, infatti, non sarà pronta prima di 10 anni. Quanto ai soldi, i 5 milioni messi a disposizione dal Comune basterebbero solamente per l'acquisto degli alloggi ancora in mano ai privati e all'Ater. In compenso qualche altro milione dovrebbe essere messo a disposizione per le demolizioni e per la bonifica dell'area. A fronte di questo i Comune sarà costretto a mettere altre risorse, oppure a coinvolgere altri enti nell'operazione. A giugno, intanto, il vicesindaco Arturo Lorenzoni ha fatto approvare in giunta la delibera per il cambio di destinazione d'uso dell'ex caserma Piave. Qui l'Università realizzerà un campus universitario dedicato alle scienze sociali. In questo caso l'investimento si aggira attorno ai 40 milioni di euro (tutto a carico dell'Ateneo) e i primi studenti potranno essere accolti nel 2021.
Al massimo tra tre anni, poi, palazzo Foscarini, in piazza Eremitani, ospiterà una sala da musica da oltre mille posti e la nuova sede del conservatorio Pollini. Un'operazione da 18 milioni di euro che dovrebbe essere tutta a carico della Fondazione cassa di risparmio.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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