Parcheggi gratuiti per agevolare i saldi

Venerdì 5 Gennaio 2018
Parcheggi gratuiti per agevolare i saldi
CORSA AGLI ACQUISTI
PORDENONE Dopo un Natale incerto, il commercio pordenonese spera nella ripresa della fiducia dei consumatori, anche se mette in conto una spesa che sarà probabilmente inferiore rispetto a quella dello scorso anno. Questo lo spirito con il quale prendono il via da oggi anche in città i saldi, aiutati dalla decisione dell'Amministrazione Ciriani di un'altra giornata di parcheggi gratuiti (tutti i multipiano per 24 ore) mentre già da alcuni giorni è corsa alle vendite promozionali, nei negozi cittadini così come in quelli dei centri commerciali, con tagli sui prezzi che arrivano anche al 50 per cento.
NATALE INCERTO
«Dopo un Natale ancora incerto tra una crisi che sembra volgere al termine e una ripresa ancora debole, almeno nella vendita al dettaglio - commenta Antonella Popolizio, presidente provinciale di Ascom-Federmoda e nel consiglio direttivo nazionale della più importante federazione del settore moda -, la buona notizia è l'incremento di due punti della fiducia dei consumatori, tornato ai livelli del gennaio 2016. Un ingrediente, questo, imprescindibile, oltre al potere di acquisto degli italiani, per sostenere i consumi in questo periodo dei saldi di fine stagione, che per meteo e calendario è appena iniziata. La spesa per gli acquisti in saldo per valore secondo le nostre stime sarà leggermente inferiore a quella dell'anno scorso, ma in linea con il momento. Il vero vantaggio sarà per i consumatori non vedere i prezzi dei negozi, dal 1° gennaio, con l'Iva al 25 per cento. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci, sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma se vogliamo veramente uscire dal tunnel, occorre un maggior sforzo, coraggio e determinazione per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo elevata per imprese e famiglie.
LA SPESA
A livello nazionale, i saldi interesseranno 15,6 milioni di famiglie e muoveranno in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro. Secondo le stime dell'ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia comporta da 2,3 persone spenderà 331 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature e accessori. Se si considera invece la spesa per ciascun consumatore, la somma stimata è di 143 euro. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcune regole: per i cambi, la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, della riduzione o della restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Nessun obbligo anche per quanto riguarda la prova dei capi, che è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, il negoziante è obbligato ad accettare le carte di credito, qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. I prodotti in vendita in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. E' infine obbligo del negoziante quello di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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