SACILE
Terapia iniettabile: il silenzio della Direzione sanitaria dell'azienda 5 per un incontro sul problema spinge i comitati no tagli alla sanità, a rivolgersi ai ministri Salvini e Grillo, e al prefetto. Il problema riguardante la difficoltà di trovare un referente che garantisca la regolare terapia iniettabile con farmaci prescritti dal medico di base, era stato segnalato dal Comitato no tagli alla sanità sacilese, e dal movimento Cittadinanza Attiva per Sacile al direttore dell'Azienda sanitaria 5 Giorgio Simon con la richiesta di un incontro per cercare una soluzione ad un problema che coinvolge diversi pazienti del territorio dell'Ambito. Gli stessi movimenti avevano coinvolto anche il prefetto di Pordenone affinché «intercedesse perché l'incontro potesse aver luogo in tempi brevi stante la urgenza del problema sollevato. Con rammarico - sottolineano i rappresentanti dei due movimenti, Luigi Zoccolan e Gianfranco Zuzzi -, la nostra richiesta, nonostante facesse capire l'urgenza di trovare una soluzione ad un problema che mette in difficoltà tanti pazienti, è rimasta a tutt'oggi senza alcuna risposta». Per questo la decisione di coinvolgere direttamente il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il ministro della Salute Giulia Grillo, e anche il prefetto, perché intervengano direttamente per promuovere un incontro con la direzione dell'Azienda sanitaria 5, per affrontare e dare soluzione concreta e fattibile alle diverse problematiche che riguardano la sanità del Distretto ovest della struttura intermedia polifunzionale sacilese. Nella lettera Zoccolan e Zuzzi fanno presente ai due ministri che Sacile è una realtà di 20 mila abitanti, è capofila dell'Ambito che comprende e rappresenta altri sei Comuni, Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo, con una popolazione di circa 63 mila abitanti ed è comune di collegamento con il Veneto.
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Terapia iniettabile: il silenzio della Direzione sanitaria dell'azienda 5 per un incontro sul problema spinge i comitati no tagli alla sanità, a rivolgersi ai ministri Salvini e Grillo, e al prefetto. Il problema riguardante la difficoltà di trovare un referente che garantisca la regolare terapia iniettabile con farmaci prescritti dal medico di base, era stato segnalato dal Comitato no tagli alla sanità sacilese, e dal movimento Cittadinanza Attiva per Sacile al direttore dell'Azienda sanitaria 5 Giorgio Simon con la richiesta di un incontro per cercare una soluzione ad un problema che coinvolge diversi pazienti del territorio dell'Ambito. Gli stessi movimenti avevano coinvolto anche il prefetto di Pordenone affinché «intercedesse perché l'incontro potesse aver luogo in tempi brevi stante la urgenza del problema sollevato. Con rammarico - sottolineano i rappresentanti dei due movimenti, Luigi Zoccolan e Gianfranco Zuzzi -, la nostra richiesta, nonostante facesse capire l'urgenza di trovare una soluzione ad un problema che mette in difficoltà tanti pazienti, è rimasta a tutt'oggi senza alcuna risposta». Per questo la decisione di coinvolgere direttamente il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il ministro della Salute Giulia Grillo, e anche il prefetto, perché intervengano direttamente per promuovere un incontro con la direzione dell'Azienda sanitaria 5, per affrontare e dare soluzione concreta e fattibile alle diverse problematiche che riguardano la sanità del Distretto ovest della struttura intermedia polifunzionale sacilese. Nella lettera Zoccolan e Zuzzi fanno presente ai due ministri che Sacile è una realtà di 20 mila abitanti, è capofila dell'Ambito che comprende e rappresenta altri sei Comuni, Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo, con una popolazione di circa 63 mila abitanti ed è comune di collegamento con il Veneto.
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