IL CASO
ROMA Il massimo sarebbe stato un comizio a torso nudo. Ma Matteo Salvini,

Domenica 12 Agosto 2018
IL CASO
ROMA Il massimo sarebbe stato un comizio a torso nudo. Ma Matteo Salvini, che pure impazza in questa estate giallo-verde sempre a petto all'aria, per salire sul palco di Lesina, nel Foggiano, si è coperto con una t-shirt restando però in bermuda. «Mi prenderanno in giro per il primo comizio di un ministro in pantaloni corti, ma non m'importa. Quelli che hanno portato giacca e cravatta anche a ferragosto hanno distrutto l'Italia», grida Salvini. E' appena sbarcato dalle isole Tremiti, sta nella tenuta stupenda del suo caro amico Massimo Casanova, lo stesso che è proprietario del Papete Beach a Milano Marittima, e poi a Lesina inaugura la locale sezione della Lega e chiude il tutto con un comizio in piazza. Davanti a moltissima gente. Che aspetta da lui qualcosa di muscolare e Salvini non delude: «Licenziare la capotreno che ha detto basta con i rom che importunano i passeggeri? Macché licenziarla: va premiata!». Ovazione. E lui: «Quella capotreno ha difeso i diritto dei viaggiatori a non essere importunati e la sicurezza di quella gente. Non è possibile che ovunque, sui treni, sulle spiagge, nelle strade, i cittadini vengano assediati da rom e ambulanti. Troppe rotture di scatole. La capotreno ha fatto bene a denunciare la cosa, anche se quelli di sinistra la chiamano razzista. Macché razzista! Magari avrà detto qualche frase fuori posto, ma a me interessa più la sostanza che la forma».
LE DUE OPERAZIONI
E' irrefrenabile il ministro dell'Interno. E annuncia due piani che il governo sta preparando. Il primo si chiama Scuole sicure. «A settembre con una ventina di sindaci avremo un piano contro i pusher davanti agli istituti delle medie e delle superiori. Con i coinvolgimento dei sindaci, andremo a beccare gli spacciatori che vendono morte. E mettiamo un po' di soldini per andare a stanarli». Altro annuncio, altro piano: «Stiamo studiando la reintroduzione del servizio militare e civile. Così almeno i nostri giovani imparano che non esistono solo i diritti ma anche i doveri. E imparano magari un po' di buona educazione che le madri e i padri non sono più capaci di trasmettere loro». Quanto alla sicurezza e alla legittima difesa, Salvini esalta il modello svizzero: «Non dico che bisogna fare come negli Stati Uniti, ossia che si possano comprare i fucili in tabaccheria. Ma il modello dev'essere la Svizzera: in una casa su due, in quel Paese, ci sono armi e questo è un deterrente per i ladri».
STELLE CADENTI
C'è poi il capitolo politico. Ed è quello dello strappo con Forza Italia. Che non sembra riguardare soltanto l'Abruzzo dove si vota per le regionali. Un voto importante, il prossimo anno, è anche quello per il sindaco di Bari e di Foggia. E prima ancora in Trentino, in Basilicata e poi in Piemonte, in Emilia. Il Carroccio si sta muovendo per andare da solo.
Osserva Salvini: «Sull'alleanza di centrodestra noi non cambiamo idea, ma Forza Italia la sta cambiando. Votano sempre più spesso con il Pd. Spetterà a loro scegliere tra la Lega del futuro e Renzi del passato. Lui è una stella cadente, anzi già caduta». Dunque, o Berlusconi si accoda alle scelte di Salvini o Salvini è deciso ad abbandonarlo al suo destino. «Ciò che è impressionante - incalza il ministro - è che guardando i telegiornali sembra che esistano solo il Pd e Forza Italia, e di noi e di 5S non parlano mai. Sono fermi allo scorso anno». Ma da settembre, è il sottotesto, la nuova Rai avrà un segno completamente diverso.
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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