Marangon rilancia il patto del coperto In 240 rispondono all'appello per stasera

Lunedì 24 Settembre 2018
Marangon rilancia il patto del coperto In 240 rispondono all'appello per stasera
LA POLITICA
ROVIGO Mentre il Pd ha dimostrato come sia difficile anche sedersi in quattro a un tavolo, con la proposta di una cenetta per parlare del futuro, lanciata dell'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti, caduta pateticamente nel vuoto, con un rinvio della discussione sul futuro del Pd alle calende greche, c'è chi, nel suo piccolo, stasera farà 25 volte di più. Perché alla cena lanciata dall'ex assessore regionale Renzo Marangon hanno già dato la propria adesione ben oltre le 200 persone inizialmente previste, arrivando quasi a quota 240. Poi, certamente, ci potranno essere forfait dell'ultimo minuto, ma la risposta all'invito al quarto appuntamento lanciato da Marangon sembra essere stata davvero sorprendente. A conferma del fatto, che anche nella stagione dell'antipolitica, c'è comunque voglia di fare politica.
NUOVI INSEDIAMENTI
Non si parlerà di candidature, posti e careghe, ma dei nuovi insediamenti in arrivo in Polesine e di strategie per non renderli casi unici, agevolando ulteriori iniziative imprenditoriali. Una sorta di Consvipo da tavolo, visto che comunque questa sera saranno presenti sindaci, assessori, consiglieri comunali, avvocati, dipendenti pubblici e amministratori di partecipate, imprenditori e sindacalisti, grandi ex e volti meno noti. L'appuntamento è fissato per le 20.15 nell'incantevole cornice della Tenuta Cartirago di Ceregnano, solitamente utilizzata per i banchetti di nozze. In questo caso non saranno pronunciati fatidici sì, ma sarà comunque l'occasione per riallacciare rapporti apparentemente logorati in un centrodestra che negli ultimi mesi è andato sempre più sfilacciandosi.
QUARTO APPUNTAMENTO
Marangon, da veterano della politica, cresciuto sotto l'ala di Bisaglia, che cerca di nascondere la portata dell'evento, quasi a schernirsi con un'inconsueta ritrosia, ha capito che nel vuoto che i partiti tradizionali stanno lasciando si stanno aprendo praterie. E la conferma è già arrivata con le tre precedenti cene, una ad aprile, a Badia, e due a Fratta Polesine, a maggio e giugno, con un centinaio di opinion maker come li ha definiti lui stesso, ma che si potrebbero chiamare anche una sorta di influencer della politica locale, presenti ad ogni appuntamento. La Tenuta Cartirago, fra l'altro si trova a Lama. E proprio come una lama Marangon affonda nel ventre molle dell'abulia politica la sua proposta che al momento è svincolata da un compiuta progetto partitico, ma che inevitabilmente dà un senso di appartenenza al centrodestra che non ci sta a lasciare il campo aperto alle pulsioni della Lega di Matteo Salvini o all'estemporaneità dei pentastellati, ma nemmeno all'evanescenza del Pd. In prospettiva, oltre al rinnovo del succitato Consvipo, arrivano a livello locale le elezioni provinciali e, più avanti, anche la grande battaglia delle Europee. In questo momento ancora non sono chiare alleanze e contendenti. Per questo, posare già una prima pietra di una costruzione, anche senza un progetto compiuto, rappresenta comunque un modo per smuovere le acque immote della politica polesana. Insomma, chiamare a raccolta oltre 200 persone, in questo momento, è una prova muscolare di non poco conto.
Francesco Campi
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