Riprende la guerra sul Passante Nord: il progetto oggi in Consiglio comunale

Lunedì 28 Gennaio 2019
Riprende la guerra sul Passante Nord: il progetto oggi in Consiglio comunale
VIABILITÀ
ROVIGO Passano gli anni, passano le mode, ma il Passante, con relative polemiche, no. Oggi, infatti, la fatidica bretella di collegamento tra viale Porta Adige e la Statale 16 torna in Consiglio comunale. Il tema è sul tavolo da un quindicennio. Il 7 settembre 2005, il consorzio di cooperative di costruzioni Coveco, in associazione temporanea con le imprese Xodo e Cignoni, si era aggiudicato l'appalto per la realizzazione di un incrocio a livelli separati tra viale Tre Martiri e la Tangenziale nonché del collegamento tra la Tangenziale e via Porta Adige presso il Censer. Qualcosa non è andato secondo i piani.
DOPPIA IPOTESI
Due erano le ipotesi progettuali: una prevedeva il collegamento fra la Statale 16 e viale Porta Adige all'altezza di via Zuccherificio, dove sorge il centro commerciale Alìper, l'altra l'allargamento di via Calatafimi, lungo il Ceresolo, per poi attraversarlo. La prima ipotesi era stata affossata da un ricorso al Tar dei residenti di via CalatafiMi, che seppur perso aveva fatto optare per il secondo progetto, sulla cui base è stata realizzata la rotatoria fantasma. Nel 2011 l'amministratore delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi ha presentato una variante, che prevedeva il tracciato a sud del Ceresolo e l'attraversamento di Parco Langer. Tutto si è fermato per una sollevazione popolare in difesa dell'area boscata. Nel 2017 tutto è tornato d'attualità e il 13 luglio il consiglio si è espresso favore, non senza battaglie, della soluzione Sud/Nord, il percorso che dalla rotatoria cieca costeggia il Ceresolo sul lato Commenda, con tanto di collegamento con via della Costituzione, per poi attraversare il canale all'altezza del palazzetto, confluendo su via Calatafimi fino alla rotatoria di viale Porta Adige. Qualcosa, però, è di nuovo cambiato.
L'INTOPPO
Lo scorso giugno, rispondendo a un'interpellanza del consigliere Ivaldo Vernelli, l'assessore Antonio Saccardin ha spiegato: «Il tragitto rimane quello approvato in consiglio, con tre elementi di novità: il raccordo di innesto da via Costituzione con la Passante avverrà con rotatoria; si elimina il ponte che dalla rotatoria cieca permetteva il passaggio in via Calatafimi dei residenti e, onde permettere il passaggio di quest'ultimi, si ipotizza una rotatoria su via Calatafimi prima dell'unico ponte; si ipotizza una rotatoria all'incrocio tra via De Gasperi e via della Costituzione».
Oggi il consiglio comunale è chiamato ad approvare l'atto di indirizzo per il progetto di fattibilità tecnica ed economica di questo chilometro scarso che divide da anni. Già tutte le opposizioni hanno espresso più volte le proprie obiezioni. Andrea Borgato, eletto con il Pd, interviene come presidente Gruppo Bachelet: «L'ipotesi originaria, ben più seria di quella attuale, era tutta a nord del Ceresolo, ma è stata resa impossibile a causa dei numerosi errori che si sono succeduti nel tempo, in particolare con l'Amministrazione Avezzù che ha consentito la realizzazione della rotonda in Commenda Est a sud del Ceresolo. Ancora non riusciamo a capire perché, visto che si vuole completare l'opera, non si passa subito a nord del Ceresolo, all'altezza della incresciosa rotatoria. Perché si preferisce correre vicino alle case del quartiere Commenda Est riducendo drasticamente il potenziale parco delle Commende previsto a suo tempo in modo lungimirante dal Prg alla fine degli anni 80? Perché si persiste con una soluzione invasiva e penalizzante per un grande quartiere, portando traffico e inquinamento, oltre che disturbo sonoro? Siamo difronte a una Amministrazione di improvvidi improvvisatori che navigano ad occhio senza ascoltare le persone, vedi tutte le ultime modifiche alla viabilità che rasentano l'assurdo».
F.Cam.
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