Saviane: «Dare la precedenza al Paese» Badole: «È solo tutto rinviato al 2021»

Giovedì 6 Settembre 2018
LA REPLICA
Belluno Non persi, ma congelati. Manovra non ingenua, ma frutto di grande studio. Il senatore della Lega nord Paolo Saviane non si fa prendere alla sprovvista. L'affair Bando periferie ha aizzato contro il Governo plotoni di sindaci di tutti i partiti, ma lui non si sbilancia. È certo che davanti ad una coperta troppo corta Lega e Cinque Stelle abbiano deciso per il male minore. Equità è, secondo lui, la parola giusta per questa manovra. Si tolgono i fondi alle città capoluogo aggiudicatarie delle risorse del Bando periferie per ripartire a tutti i comuni italiani i loro avanzi di amministrazione.
LA SCELTA
«È una scelta politica ponderata a lungo spiega -. Il decreto periferie aveva aiutato principalmente i sindaci di sinistra, coloro che hanno preso parte al Bando, noi con questo sistema aiutiamo tutti, al di la del partito e del colore politico. Il sindaco di Agordo Sisto Da Roit, per esempio, ha detto che per lui significherà sbloccare 1 milione di euro di avanzo di amministrazione». Belluno, da parte sua, non si sente così fortunata: dovrà rinunciare a 18 milioni frutto di progettazione e di un lavoro avviato da anni a cui fa capo un assessorato specifico, dedicato interamente alla rigenerazione urbana, per ottenere appena 50mila euro l'anno. Oggi si assiste ad una insurrezione contro la decisione, ma ieri gli stessi partiti avevano votato a favore alla Camera. «L'emendamento è passato all'unanimità con i voti a favore delle opposizioni aggiunge Saviane -, Pd e Forza Italia compresi. Questo Governo sta dando risposte a impegni presi in campagna elettorale e lo sta facendo rispettando i vincoli per non andare contro ai mercati. Non sarà da questo che verremmo giudicati, ma dalla legge finanziaria. Certo, se si trova un accordo alla Camera per modificare il testo e dare a Belluno i suoi 18 milioni io, da bellunese, ne sono contento, ma prima di tutto dobbiamo considerare la questione sul piano nazionale».
LA PROVVISORIETÀ
Mirco Badole, deputato leghista bellunese, sottolinea il carattere non definitivo della manovra. Belluno e i bellunesi dovranno solo avere un po' di pazienza. «I soldi non sono stati tolti, ma congelati fino al 2021 spiega -, questo significa che gli investimenti slittano in avanti. Si potrebbe chiedere un'eccezione per il nostro territorio, certo, ma questo è un discorso corretto solo dal punto di vista ideologico. La realtà è un'altra: una decisione o è per tutti o non deve essere assunta».
AT
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