«Società violenta, serve un messaggio di pace»

Lunedì 23 Ottobre 2017
L'intimo rapporto della città col Taumaturgo, è stato sottolineato dal sindaco Sergio Giordani, nel saluto reso al nuovo Delegato Pontificio, presenti fra gli altri il prefetto Renato Franceschelli, l'Arciconfraternita, la Milizia dell'Immacolata, la Pia Unione Macellai, la Veneranda Arca, nonché il primo cittadino di Vittorio Veneto, Tonon, in una basilica gremita da oltre un migliaio di pellegrini, nonché da rappresentanze religiose cittadine e di Loreto. Il santuario antoniano «è parte stessa della vita di tutti i padovani», ha avvertito il Sindaco, evidenziando la relazione strettissima con la Veneranda Arca», e ha poi aggiunto che «in una società attraversata oggi più che mai da tensioni e violenze, la voce di Sant'Antonio, il suo messaggio di pace, risuona forte e limpido in tutto il mondo. Un messaggio forte e vigoroso perché ci sfida a scelte impegnative e importanti. La sua predicazione è stata coraggiosa ed è entrata nel vivo di problemi, allora come oggi, attuali quali egoismo, avarizia, violenza e arroganza del potere. Ha combattuto con la forza della parola e la purezza dell'anima lo sfruttamento dei lavoratori e l'oppressione dei poveri». In precedenza, il ministro provinciale dei frati minori conventuali padre Giovanni Voltan aveva porto, a sua volta, il caloroso saluto di tutti i frati al nuovo Delegato pontificio, sottolineando come il santuario padovano costituisca il cuore di tutta la provincia minoritica conventuale, con i suoi conventi, le comunità sparse in Italia e nel mondo.
G. Lu.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci