Adesca ragazzina sul web, patteggia 8 mesi di carcere

Mercoledì 18 Aprile 2018
PEDOFILIA VIA WEB
ROVIGO Ha adescato una minorenne su Facebook, con l'obiettivo di farsi spedire fotografie e poterla poi incontrare. Ma il padre della ragazzina se n'è accorto e ha sporto denuncia. E così, ieri mattina un trentacinquenne rodigino è finito sotto processo, di fronte al giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Roberta Marchiori. I suoi legali, gli avvocati Casalino e Guidorzi, hanno preferito evitare un dibattimento pubblico, concordando con la Procura il patteggiamento di 8 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena.
La ragazzina vittima di adescamento aveva meno di 15 anni all'epoca dei fatti. L'uomo aveva iniziato a chattare con lei su Facebook e, dopo un po', i due avevano iniziato a scambiarsi fotografie. Il trentacinquenne aveva espresso il desiderio di incontrare la ragazzina ed erano stati avviati accordi per un appuntamento che, però, non si è mai concretizzato per l'intervento del padre della minorenne.
La Procura ha contestato all'imputato la violazione dell'articolo 609 undicies del Codice penale che punisce chi adesca un minore di anni sedici, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni.
Per adescamento il Codice intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.
Gianluca Amadori
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