La disfatta del centrodestra ad Adria scatena le faide tra i Fratelli d'Italia

Domenica 17 Giugno 2018
POLITICA
ROVIGO Il disastroso risultato del centrodestra ad Adria e la gestione provinciale del partito da parte del trio Daniele Ceccarello, Giorgia Furlanetto e Ivo Baccaglini finisce al centro della protesta degli iscritti di Fratelli d'Italia. Parte da Adria, con madrina l'assessore di Porto Viro Valeria Mantovan, la fronda degli esclusi dal cerchio magico di FdI. Accanto a Mantovan, sventolando le lettere di una sospensione loro comminata per un periodo di 6 mesi dai vertici provinciali del partito, l'ex candidato sindaco Piermarino Veronese, Danisa Sarti, Andrea Valerio, Isabella Borgato e Daniele Cordone. Cordone, caso più unico che raro, avrebbe ricevuto due sospensioni in pochi mesi.
«SOSPESI PER VENDETTA»
«Queste sospensioni e lo spirito di esclusione che sta caratterizzando la gestione provinciale di FdI sta fornendo frutti negativi - ha commentato la Mantovan - Ad Adria, dove il centrodestra aveva tutti i numeri per vincere le elezioni, a causa di personalismi esasperati si è andati alla ricerca di una sconfitta».
VERTICI DA AZZERARE
Secondo Mantovan è giunta l'ora di resettare i vertici provinciali. «In un qualsiasi partito i militanti attivi e coloro che ricoprono le cariche amministrative di fatto vengono coinvolti nelle decisioni importanti - ha spiegato - . In FdI questo non accade. È da ottobre che chiediamo la convocazione di un direttivo. Anche la candidatura della Furlanetto è stata calata dall'alto. Ci troviamo di fronte a un partito disgregato, dove manca il confronto. Ci si scontra invece con attacchi personali, culminati in denunce».
ARIA DI RIVOLTA
I ribelli sono pronti a dare battaglia: «Faremo fronte comune contro le ingiustizie subite - ha concluso Mantovan - Non ci riconosciamo più nel livello provinciale, ma il nostro interlocutore d'ora in poi sarà solo il nazionale. Siamo già in contatto con Roma». «FdI Rovigo manca di una strategia politica: non si è mai visto sospendere un amministratore durante una campagna elettorale - ha fatto presente Veronese - Stiamo subendo una politica di isolamento. Tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici, eccetto il vicesindaco di Pettorazza, che non sono in sintonia con i vertici, vengono emarginati». «Le lettere sono state firmate da Ceccarello, ma sono state spedite da Baccaglini, un normale iscritto - ha sottolineato Cordone - Non riconosciamo chi ha spedito la raccomandata: per noi queste sospensioni non hanno alcun valore».
Guido Fraccon
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