Antonio Liviero
Torna a soffiare il vento del Nord. Il primo round dei test-match

Lunedì 13 Novembre 2017
Antonio Liviero
Torna a soffiare il vento del Nord. Il primo round dei test-match di novembre sembra confermare un ritorno delle squadre europee in vetta alle gerarchie mondiali. Se il primato della Nuova Zelanda (cui è bastato un tempo per avere ragione di una Francia largamente rimaneggiata e in un perenne cantiere) è fuori discussione, ha colpito il largo trionfo dell'Irlanda sul Sudafrica. Il 38 a 3 di Dublino consolida il Trifoglio al quarto posto del ranking e, a due anni dalla Coppa del Mondo, lo pone già tra i pretendenti al titolo. Negli ultimi due anni ha perso un solo test in autunno, contro la Nuova Zelanda una settimana dopo averla battuta per la prima volta nella storia a Chicago.
Joe Schmidt ha un gioco ormai così collaudato da sentirsi sicuro e da potersi permettere di rinnovare la squadra proprio in vista dell'appuntamento mondiale in Giappone. Metà della rosa di questo novembre è composta da ragazzi con meno di 5 caps. Inoltre ne ha approfittato per lanciare un altro equiparato di classe, il centro neozelandese Bundee Aki che non è più giovanissimo (27 anni) ma è molto forte a va a formare una coppia esplosiva con Robbie Henshaw. Il gioco irlandese è molto strutturato e perfettamente organizzato. Schmidt da questo punto di vista è un maniaco: ogni giocatore sa nei minimi dettagli ciò che deve fare in campo. Lo stile è una miscela di possesso e pragmatismo anche se il regista dei verdi, Johnny Sexton, dopo l'esperienza estiva con i Lions sembrerebbe gradire maggior responsabilità e libertà d'iniziativa nella gestione tattica. Non è da escludere che venga accontentato nel tentativo di dare un pizzico in più di imprevedibilità alla manovra proprio in vista del Mondiale.
Preoccupa invece la difficile transizione degli Springboks che sembrano aver smarrito le basi del loro gioco, grazie alle quali hanno vinto due coppe del mondo e si erano installati ai primi due posti delle classifiche planetarie nel 2005, nel 2009 (primi) e nel 2013. Ora sono quinti ma devono guardarsi alle spalle. L'Inghilterra intanto ha battuto l'Argentina (scivolata in decima posizione) e continua a proporsi come la più temibile rivale degli All Blacks.
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