RAZZISMO, ORA CASELLATO ALLENERÀ I RAGAZZI NERI

Martedì 15 Gennaio 2019
IL CASO
ROVIGO Domani l'allenatore della FemiCz Rugby Rovigo Umberto Casellato comparirà a Parigi davanti al giurì dell'Eprc (federazione europea che organizza le coppe di rugby) per la vicenda dell'insulto razzista a Jeremy Su'a nel corso di Petrarca-Rovigo di Continental Shield. Poi verrà emesso il verdetto. Ma oltre alla squalifica, per lui potrebbe profilarsi un'altra pena simbolica e redimente, attraverso la quale mandare un messaggio contro il razzismo. A Rovigo si sta pensando di organizzare allo stadio Battaglini degli di allenamenti tenuti da Casellato per insegnare il rugby ai ragazzi del Porto Alegre, squadra di calcio della città composta da immigrati africani gestita dall'omonima cooperativa. La formazione da due stagioni milita nel campionato amatori dell'Uisp.
«Sarebbe un'iniziativa importante per il percorso di questi giovani arrivati dall'Africa - dice l'allenatore del Porto Alegre Francesco Verza - Se le società si accorderanno per me sarà un piacere portarli al Battaglini». «È una bella idea e una volta conclusa la parte disciplinare della vicenda si potrebbe realizzare» dice il presidente della FemiCz Francesco Zambelli.
Presidente che sembra abbia in mente anche un'altra iniziativa, legata alla veracità del tifo che da 70 anni caratterizza il derby d'Italia con Padova. Dopo un fallo duro o nei momenti caldi della gara dalla tribuna rodigina parte lo sfotto Neri m.., neri, neri m...» riferito ovviamente alle maglie petrarchine e non al colore della pelle. In nome di quanto successo con Su'a , e a dimostrazione del rispetto per i rivali, potrebbe essere chiesto ai tifosi di non urlarlo più.
MARCATO E GAVAZZI
Intanto sul fronte Petrarca l'allenatore Andrea Marcato considera chiuso il caso: «È stato un episodio vergognoso, una cosa che non doveva succedere. Ma conosco Casellato e sa di aver sbagliato. È stato bravo e coraggioso a scusarsi, non è da tutti. Ha usato parole sbagliate, ma non bisogna estremizzare. Per me la questione è chiusa».
No a ogni razzismo in un tweet da parte del presidente del Federugby Alfredo Gavazzi: « Il rugby è contrario a ogni forma di discriminazione. Sono dispiaciuto per quanto accaduto in Rovigo-Padova. Apprezzabili le scuse. Cruciale mantenere saldi i nostri valori». La Fir valuterà se aprire un supplemento d'inchiesta in aggiunta a quella della federazione europea.
Ivan Malfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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