Appartamenti squillo: assolto agente immobiliare

Mercoledì 11 Aprile 2018
Appartamenti squillo: assolto agente immobiliare
LA SENTENZA
TREVISO Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Dopo sei anni di dibattimento è finito così il processo che ha visto alla sbarra l'immobiliarista Francesco Lorenzo, 54enne di Casier, Agnieska Irena Rutka, polacca di 42 anni e la 26enne romena Simona Corina Eftimie, accusati a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Secondo la Procura di Treviso i tre tenevano le fila di un giro di squillo che avrebbero offerto i propri servizi ospitate in due appartamenti della città, il primo in via Isonzo il secondo lungo la strada Feltrina, nei pressi delle Stiore, entrambi di proprietà di un militare (risultato estraneo alla vicenda) spesso impegnato in missioni all'estero che aveva affidato la gestione dei due immobili a Francesco Lorenzo.
A far scoprire il vasto giro di prostituzione, probabilmente avviato già nel 2008, era stato un controllo della Polizia Municipale di Treviso, intervenuta dopo la segnalazione dei vicini, insospettiti dal via vai di uomini. Il blitz era scattato dopo mesi di appostamenti nel maggio del 2012. Oltre ai molti racconti sulle entrate e le uscite dalle palazzine a tutte le ore del giorno, ad aver attirato l'attenzione era stato il particolare dei lumini che venivano esposti fuori dall'appartamento di via Feltrina: una luce rossa e una verde, che si alternavano durante il giorno e la sera. Per gli investigatori quello era il segnale con cui le ragazze che lavoravano potevano sapere se l'alcova fosse occupata oppure no. Durante la perquisizione in via Isonzo e alle Stiore, era stato trovato un vero e proprio arsenale di giocattoli sessuali, creme lubrificanti e profilattici, che sarebbero stati messi a disposizione delle prostitute che si alternavano nelle camere da letto.
Secondo gli inquirenti Agnieska Rutka e Simona Eftimie, anche loro prostitute, avevano organizzato un giro a luci rosse imperniato su alcune giovani che lavoravano nei due appartamenti, presi in affitto da Lorenzo, pagando una quota di sub-affitto di circa 500 euro a testa alla settimana e ricevendo in cambio. Dopo una lunga indagine, nel corso della quale erano stati perquisiti anche gli uffici e l'abitazione del 54enne agente immobiliare, si era arrivati al processo che dopo sei anni si è concluso con le assoluzioni.
Per i giudici Agnieska Rutka, Francesco Lorenzo e Simona Eftimie, difesi rispettivamente dagli avvocati Salvatore Cianciafara, Elena Rebecchi e Enrico Villanova, non hanno nè sfruttato né favorito la prostituzione delle ragazze. «Erano donne che si sarebbero prostituite comunque - spiega l'avvocato Enrico Villanova -: è quindi apparso chiaro che si trattava di un mero accordo fra professioniste del sesso, in un contesto in cui ovviamente non può essere considerato reato quello di sub-affittare dei locali». Per i giudici, Francesco Lorenzo, a cui la Rutka e la Eftimie avevano detto di fare le ballerine in un night club, non sarebbe stato a conoscenza di quello che veramente succedeva dentro ai due appartamenti.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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