COMUNALI 2018
TREVISO Mauro Michielon e Mario Conte, oltre a non piacere alla Lista Gentilini, non sarebbero nemmeno molto graditi a Forza Italia, principale alleato della Lega nel centrodestra. In giorni di trattative intense, nessuno però ne parla apertamente. Ma da quanto trapela il primo giro di consultazioni per capire il gradimento dei due candidati sindaci leghisti più probabili, non ha portato i risultati sperati.
DIVISIONI
Forza Italia vorrebbe una candidatura meno marcata e più trasversale, in grado di compattare il centrodestra. Il coordinatore provinciale Fabio Chies non fa mistero di ritenere l'ex assessore Andrea De Checchi come l'unico profilo in grado di ottenere qualcosa di buono e di contendere la vittoria a Giovanni Manildo. Lo ha detto pubblicamente, anche in occasione della conferenza stampa dedicata al nuovo direttivo provinciale degli azzurri. Conte e Michielon sono invece considerate candidature di bandiera, difficilmente sostenibili anche al di là delle opinioni personali. Chies deve fare i conti con le linee ricevute dai vertici regionali e nazionali del partito, che chiedono a Forza Italia di presentare un proprio candidato in tutti i capoluoghi di provincia che vanno al voto. Unica eccezione ammessa sono quei candidati, anche con la tessera di un altro partito in tasca, in grado di compattare tutto il centrodestra. Ma non sarebbe questo il caso: la Lista Gentilini, novità delle ultime ore che però non ha stupito nessuno, infatti ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di appoggiare né l'uno, né l'altro rafforzando l'idea di una corsa solitaria. E questo aprirebbe un nuovo scenario.
SCHIERAMENTI
Ai gentiliniani la figura di De Checchi piace non poco e sarebbero pronti a sostenerlo se veramente dovesse accettare la corte di Forza Italia. Si andrebbe così verso la formazione di uno schieramento moderato con Forza Italia, Lista Gentilin, una civica guidata dall'ex assessore Vittorio Zanini e in cui potrebbe trovare posto anche una lista formata da Enrico Renosto. E la Lega? In questo quadro correrebbe da sola o quasi a sostegno di Conte o di Michielon. Praticamente escluso che possa scendere in campo una Lista Zaia in un contesto del genere; gli alleati potrebbero essere altri civici di centrodestra. «L'ipotesi di vedere Lega e Forza Italia correre separati è molto remota perché lavoriamo per un centrodestra unito, ma è ben presente sul tavolo», ammette un big azzurro. In questo caso però l'alleanza si ricompatterebbe al ballottaggio.
CIRCOSCRIZIONE
Intanto, ieri sera, la circoscrizione di Treviso del Carroccio ha dato le prime indicazioni confermando la volontà di andare avanti con Conte Michielon ma senza escludere anche altre possibilità e lasciando, di fatto, ogni decisione ai vertici provinciali e regionali. Le trattative però continuano, anche perché le spaccature non mancano nemmeno dentro il K3. Una parte del direttivo provinciale è un po' spaventato dalla linea della durezza adottata nei confronti di Gentilini e vorrebbe riportare tutti su posizioni più morbide. Ma non sarà semplice.
Paolo Calia
TREVISO Mauro Michielon e Mario Conte, oltre a non piacere alla Lista Gentilini, non sarebbero nemmeno molto graditi a Forza Italia, principale alleato della Lega nel centrodestra. In giorni di trattative intense, nessuno però ne parla apertamente. Ma da quanto trapela il primo giro di consultazioni per capire il gradimento dei due candidati sindaci leghisti più probabili, non ha portato i risultati sperati.
DIVISIONI
Forza Italia vorrebbe una candidatura meno marcata e più trasversale, in grado di compattare il centrodestra. Il coordinatore provinciale Fabio Chies non fa mistero di ritenere l'ex assessore Andrea De Checchi come l'unico profilo in grado di ottenere qualcosa di buono e di contendere la vittoria a Giovanni Manildo. Lo ha detto pubblicamente, anche in occasione della conferenza stampa dedicata al nuovo direttivo provinciale degli azzurri. Conte e Michielon sono invece considerate candidature di bandiera, difficilmente sostenibili anche al di là delle opinioni personali. Chies deve fare i conti con le linee ricevute dai vertici regionali e nazionali del partito, che chiedono a Forza Italia di presentare un proprio candidato in tutti i capoluoghi di provincia che vanno al voto. Unica eccezione ammessa sono quei candidati, anche con la tessera di un altro partito in tasca, in grado di compattare tutto il centrodestra. Ma non sarebbe questo il caso: la Lista Gentilini, novità delle ultime ore che però non ha stupito nessuno, infatti ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di appoggiare né l'uno, né l'altro rafforzando l'idea di una corsa solitaria. E questo aprirebbe un nuovo scenario.
SCHIERAMENTI
Ai gentiliniani la figura di De Checchi piace non poco e sarebbero pronti a sostenerlo se veramente dovesse accettare la corte di Forza Italia. Si andrebbe così verso la formazione di uno schieramento moderato con Forza Italia, Lista Gentilin, una civica guidata dall'ex assessore Vittorio Zanini e in cui potrebbe trovare posto anche una lista formata da Enrico Renosto. E la Lega? In questo quadro correrebbe da sola o quasi a sostegno di Conte o di Michielon. Praticamente escluso che possa scendere in campo una Lista Zaia in un contesto del genere; gli alleati potrebbero essere altri civici di centrodestra. «L'ipotesi di vedere Lega e Forza Italia correre separati è molto remota perché lavoriamo per un centrodestra unito, ma è ben presente sul tavolo», ammette un big azzurro. In questo caso però l'alleanza si ricompatterebbe al ballottaggio.
CIRCOSCRIZIONE
Intanto, ieri sera, la circoscrizione di Treviso del Carroccio ha dato le prime indicazioni confermando la volontà di andare avanti con Conte Michielon ma senza escludere anche altre possibilità e lasciando, di fatto, ogni decisione ai vertici provinciali e regionali. Le trattative però continuano, anche perché le spaccature non mancano nemmeno dentro il K3. Una parte del direttivo provinciale è un po' spaventato dalla linea della durezza adottata nei confronti di Gentilini e vorrebbe riportare tutti su posizioni più morbide. Ma non sarà semplice.
Paolo Calia
