LA MANIFESTAZIONE
TREVISO No al ritorno dell'estrema destra anche in contesti

Domenica 7 Aprile 2019
LA MANIFESTAZIONE
TREVISO No al ritorno dell'estrema destra anche in contesti istituzionali, che si tratti di manifestazioni pubbliche oppure della semplice apertura di una nuova sede. In piazza Anpi, centro sociale Django, Adl-Cobas, Arti. 1-Mdp, Diem 25, e poi Coalizione civica, Libertà e giustizia, Pd, Possibile, Sinistra italiana e Treviso civica: l'obiettivo è quello di presentare in consiglio comunale una proposta di delibera per vietare, tramite una modifica allo statuto, la concessione di sale e piazze a neofascisti e neonazisti. E questo fissando l'obbligo di presentazione, da parte dei richiedenti di spazi e locali, di una dichiarazione di ripudio di fascismo e nazismo. «Chiediamo inoltre agli organi di governo di attivarsi per chiudere le sedi di organizzazioni che sono palesemente fasciste e contro la costituzione rincara il presidente Anpi Giuliano Vernier - violando la legge Scelba e la legge Mancino».
L'ACCUSA
«Il riemergere di queste formazioni è da contrastare da parte di tutti i democratici gli fa eco Luigi Calesso di Coalizione civica Siamo convinti che il fascismo non sia un'opinione, ma un crimine». In piazza anche i ragazzi di Django: «Va impedito in qualsiasi modo lo spazio ai fascisti, visto anche il nuovo matrimonio con gli antiabortisti e i No 194, ossia coloro che vanno a opprimere i corpi di tutti e tutte e non ci vogliono dare diritto di scelta». Così anche a Treviso, aggiungono, visto che Forza Nuova starebbe aprendo la nuova sede proprio insieme ai No 194. Da qui la raccolta firme, avviata con decine di adesioni, e la richiesta al consiglio comunale di rigettare esplicitamente organizzazioni con queste connotazioni così marcate.
Lina Paronetto
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