SAN BIAGIO DI CALLALTA
Note di pace nel centenario dalla fine della Grande Guerra.

Sabato 15 Settembre 2018
SAN BIAGIO DI CALLALTA
Note di pace nel centenario dalla fine della Grande Guerra. Saranno l'ouverture dal Nabucco di Verdi e la Terza Sinfonia di Beethoven a scandire il concerto che stasera (ore 20.30 ingresso libero, in caso di maltempo palazzetto dello sport di Olmi) si terrà al Sacrario di Fagarè della Battaglia. L'orchestra sinfonica del Conservatorio Agostino Steffani diretta da Roberto Zarpellon porta la musica in uno dei luoghi simbolo del conflitto. «Il centenario - afferma Alberto Cappelletto, sindaco di San Biagio - è stata l'occasione per aprire le porte dei sacrari militari, e tra essi il nostro di Fagarè. Da luoghi di commemorazione, sono diventati palcoscenici per rendere viva la memoria attraverso attività culturali che valorizzino il territorio. Abbiamo scelto di investire nei futuri professionisti della musica, i giovani di oggi che, come i loro coetanei cento anni fa, sono chiamati a dare qualcosa al loro Paese».
L'orchestra sinfonica del Conservatorio rappresenta tutte le anime strumentali del conservatorio Agostino Steffani. È stata protagonista di concerti al Teatro Comunale di Treviso al Teatro Duse di Asolo al Teatro Accademico di Castelfranco e propone programmi sinfonici ma anche repertorio operistico e musica sacra. «Il Conservatorio Steffani è l'università della musica della provincia di Treviso - afferma il direttore Stefano Canazza - il nostro ruolo è quello di creare occasioni di riflessione ed emozione sul territorio, collaborando con gli amministratori e le istituzioni. L'orchestra ha qui la funzione del coro greco: racconta il silenzio e il dolore di centinaia di migliaia di famiglie, ma anche il coraggio di moltissimi adolescenti, alcuni dei quali arrivati in Italia con un sogno e oggi sepolti nel sacrario di Fagarè».
È il caso di Edwards McKey, caduto sul Piave pochi giorni prima del 26 giugno 1918, tenente volontario della Red Cross e giovane studente di storia dell'arte all'Università di Firenze. Il concerto è realizzato grazie al supporto della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, che ha scelto di sostenere l'attività di delocalizzazione culturale del Conservatorio. «L'accordo di programma triennale tra la Camera di Commercio di Treviso-Belluno e Il Conservatorio Steffani - comunica il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno Mario Pozza - prevede che l'Ente camerale sostenga economicamente con quasi centomila euro, nel triennio, il Conservatorio Steffani per sviluppare programmi e attività concertistiche e musicali, nei comuni delle provincie di Treviso e Belluno. È un'iniziativa concreta di sostegno ai giovani talenti musicali e una collaborazione culturale che vogliamo offrire a tutti i comuni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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