Fedriga risponde a Luca Ciriani: «Niente corse sul futuro del Fvg»

Domenica 3 Dicembre 2017
LA GRANDE PARTITA
TRIESTE La scelta del candidato presidente per il Centrodestra «non è una corsa di velocità, ma con saggezza e responsabilità stiamo decidendo il futuro del Friuli Venezia Giulia». Risponde così il capogruppo alla Camera della Lega Nord e possibile candidato alle elezioni regionali del 2018 Massimiliano Fedriga all'appello lanciato ieri dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia Luca Ciriani al congresso nazionale del suo partito, che si concluderà oggi al PalaTrieste con la leader Giorgia Meloni e 4mila delegati da tutta Italia.
LA SINTESI
Se il Movimento dei patrioti invita la coalizione a fare in fretta e a trovare una sintesi, l'esponente del Carroccio mette in prima battuta la necessità di un «progetto complessivo» e spiega: «Siamo contenti di fare in fretta ma soprattutto bene, occorre decidere la linea politica sui vari temi» ossia enti locali, sanità, immigrazione e finanza regionale con l'auspicio entro fine anno di trovare la sintesi «sulla persona migliore» da candidare.
LA VITTORIA
La candidata premier Meloni ha parlato di «ottima classe dirigente» in Friuli Venezia Giulia e sul tema candidature «occorre fare un ragionamento complessivo per trovare il candidato più rappresentativo che possa ragionevolmente portare la coalizione alla vittoria e dare alla regione un governo capace di fare i suoi interessi». Il nome più papabile resta al momento quello dello stesso Ciriani che nel caso - si metterebbe a disposizione del Movimento. Debora Serracchiani? «Parla il fatto che stia scappando ha risposto la leader di Fratelli d'Italia storcendo la bocca ed è lei che ha messo un brutto epitaffio sulla sua esperienza da presidente della Regione».
ALLEATI
Sul tema delle alleanze «i programmi sono centrali ma non se n'è ancora parlato» e alla coalizione FdI propone «un imponente piano di sostegno alla natalità, una clausola anti inciucio perché nessuno dovrà fare accordi con le due facce della sinistra ossia Pd e M5S in caso di non vittoria del centrodestra» mentre sulle liste che saranno bloccate «propongo l'istituzione di un comitato di persone al di sopra di ogni sospetto per vagliare le singole candidature di tutti i partiti». Prossima settimana, intanto, Fratelli d'Italia consegnerà al Capo dello Stato Sergio Mattarella le centomila firme raccolte contro lo Ius soli: «Noi siamo italiani di nascita ha affermato il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna abbiamo pagato il fatto di essere paese di confine, da noi chi c'è non scappa da paesi in guerra, non abbiamo mai visto donne e bambini ma ben venga se l'Austria presidia i confini, almeno non ci sono migranti di ritorno».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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