SPILIMBERGO
Fin dallo scoppio della Grande Guerra, zone di combattimento e retrovie furono fotografate in tutti i loro aspetti da fotografi professionisti e inviati di giornali, senza contare i cineoperatori e gli illustratori di riviste. Ma questi servizi venivano effettuati più a scopo di propaganda, che non di documentazione. La Prima guerra mondiale in effetti fu anche la prima guerra mediatica della storia. Un tema ancora più attuale, in confronto ai conflitti di oggi che si vivono addirittura online. Questa sera, alle 18.30, a palazzo Tadea, nel castello di Spilimbergo, sarà ospite Enrico Maria Folisi, che presenterà il suo ultimo libro Fotoreporter in trincea, che affronta proprio questi temi e propone uno straordinario reportage di istantanee dal fronte tra realtà e propaganda, tra verità e finzione. Folisi è docente incaricato di Storia contemporanea all'Università di Udine, oltre che sceneggiatore e regista, e ha all'attivo numerosi documentari di interesse storico. L'ingresso all'evento è libero ed è consigliato anche ai ragazzi delle scuole medie e superiori che stanno approfondendo proprio gli aspetti legati al conflitto mondiale, nel centenario dalla sua conclusione.
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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