LA VICENDA
UDINE Un pony in pessime condizioni di salute, impossibilitato di

Mercoledì 27 Dicembre 2017
LA VICENDA UDINE Un pony in pessime condizioni di salute, impossibilitato di
LA VICENDA
UDINE Un pony in pessime condizioni di salute, impossibilitato di fatto a muoversi, con gli zoccoli ricurvi, lunghi decine di centimetri, rinchiuso in uno spazio angusto, è stato sequestrato alla vigilia di Natale all'interno di una casa privata di un piccolo paese della Bassa friulana ed è stato affidato in custodia giudiziale a una persona ritenuta idonea a curare l'animale. Tutto è avvenuto dopo una serie di segnalazioni fatte dall'Azienda sanitaria numero 2 da parte di alcuni cittadini che erano a conoscenza delle condizioni dell'animale.
A quel punto sono intervenuti sul posto gli uomini del Noava, il Nucleo operativo per l'attività di vigilanza ambientale che fa parte del Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia. Sul posto gli agenti hanno trovato non solo il pony ma anche tredici cani, tutti di piccola taglia, di cui due cuccioli, che non avevano sufficiente spazio per muoversi in base alle normative regionali sul benessere animale. Non erano in pessime condizioni di salute come il pony ma comunque in stato di sofferenza e per questo sono stati trasferiti tutti temporaneamente in un canile. La proprietaria di questi animali è seguita dai servizi sociali ma è comunque è ritenuta capace di intendere e volere. Viene aiutata perché abita da sola e non riesce a soddisfare in maniera completa a tutte le sue necessità personali. Dopo la morte del marito la situazione è peggiorata: l'edificio in cui vive la donna pare in condizioni non ottimali, ma è in ogni caso agibile. Una situazione complicata, insomma, e non solo per la presenza degli animali che, evidentemente, la donna non riesce ad accudire.
L'hanno appurato sia gli ispettori della forestale sia il medico veterinario che hanno eseguito il sopralluogo. Erano presenti in quell'occasione anche il vicesindaco del paese e gli agenti della Polizia municipale, a solo supporto. Prima del trasferimento in canile, i vigili urbani hanno fotografato tutti i cagnolini. La nuova struttura, dove sono stati subito accuditi, potrà ospitarli al massimo per una decina di giorni, due settimane al massimo. Adesso, quindi, bisogna capire che sistemazione dare, in seguito, agli animali. Il primo cittadino ha contattato un'associazione attiva sul territorio del comune della Bassa che si occupa di animali e che ha realizzato, in accordo con il Municipio, un'area dedicata proprio ai cani, per lo sgambamento. Nel caso in cui, come pare, la proprietaria dei tredici amici a quattro zampe non riesca a prendersene più cura, scatterà l'appello per l'adozione. Le fotografie dei cagnolini saranno diffuse tra le associazioni che si occupano di tutela degli animali con l'obiettivo di far trovare loro una nuova casa, dei nuovi padroni. In caso contrario a farsene carico, con l'inserimento definitivo in un canile, dovrà essere il Municipio, con una spesa non indifferente, di circa ventimila euro all'anno.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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