Pd, spunta una candidata alla Camera che spiazza Zanin

Lunedì 8 Gennaio 2018
ELEZIONI POLITICHE
PORDENONE Il Pd di Pordenone rischia di non avere un proprio candidato (oltre che per il Senato, dove il seggio è regionale e dove in pole position vi è l'udinese Franco Iacop) in lista in posizione chiave e sicura per essere eletto alla Camera. La ricandidatura del deputato uscente Giorgio Zanin è dunque in bilico. Inoltre, nell'assemblea provinciale del partito di ieri mattina, a sorpresa, la minoranza orlandiana del partito ha proposto una candidatura alternativa - in realtà motivandola come aggiuntiva - a quella di Zanin: il nome proposto è quello di Patrizia Del Col, già segretaria del circolo sacilese del Pd dimessasi dalla carica circa un mese fa. La proposta ha spiazzato la maggioranza renziana che puntava tutto sulla ricandidatura di Giorgio Zanin.
I POSTI
Il rischio dell'esclusione pordenonese da un'elezione certa a Montecitorio deriva dal fatto che difficilmente Zanin riuscirebbe a vincere la sfida nel seggio uninominale («Pordenone non accetta di essere solo carne da macello», è stato ribadito nella partecipata assemblea che ha visto oltre 50 iscritti discutere nella sede, ma a porte rigorosamente chiuse) senza avere anche il paracadute della candidatura nel listino proporzionale che gli garantirebbe l'elezione. Listino dove non è escluso che possano esserci entrambe i big regionali candidati alla Camera: il capogruppo uscente Ettore Rosato e la presidente Debora Serracchiani. Rimarrebbe un - non certissimo, almeno stando ai sondaggi - terzo posto per altro conteso anche questo da Udine. Ma c'è anche il rischio dei visitors: esponenti di altre regioni che Roma (le decisioni, alla fine, sono concentrate nelle segreterie regionale e nazionale) potrebbe decidere di paracadutare anche in Friuli Venezia Giulia.
LA DIFFICOLTÀ
Insomma, un rebus non facile. Al quale si è aggiunta ieri la proposta-sorpresa della candidatura di Del Col avanzata dall'area orlandiana (tra gli altri ne fanno parte Nicola Conficoni, Claudio Pedrotti, Renzo Liva, Renata Bagatin, Armando Zecchinon) che più di qualcuno nella maggioranza ha letto come un indebolimento della candidatura Zanin, quasi uno sgambetto al deputato uscente che punta a tornare a Roma. Tanto che in assemblea era emersa la richiesta di inserire un passaggio (nell'ordine del giorno che sarà inviato oggi alla segreteria regionale) in cui in qualche modo la candidatura di Zanin potesse avere la precedenza. Una richiesta che rischiava di causare la rottura con gli orlandiani («non è un indebolimento, è una opzione in più che offre maggiori chance a Pordenone nella dinamica tra territori per comporre le liste di Camera e Senato», ha insistito la minoranza) sul documento: alla fine quel passaggio è stato tolto. E si è trovata la quadra su un documento passato all'unanimità. Il Pd di Pordenone chiede al regionale che al candidato che si presenta nel collegio uninominale venga garantito un posto effettivamente contendibile anche nel listino proporzionale, il che significa il secondo o il terzo posto. Ma la partita appare tutta in salita.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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