Il governo si appresta a modificare sensibilmente la disciplina dei contratti di

Giovedì 21 Marzo 2019
Il governo si appresta a modificare sensibilmente la disciplina dei contratti di appalto e di concessione delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere, nonché i concorsi pubblici di progettazione.
È infatti in dirittura di arrivo un provvedimento che ha carattere di urgenza e di immediata applicazione che interviene sul d.lgs. 18 aprile 2016, n.50, meglio noto come Codice degli appalti pubblici, nell'ambito delle regole del mercato della UE, improntato alla libertà di concorrenza.
Da un lato ci sono i soggetti pubblici, Stato Regioni Comuni Città Metropolitane Province Consorzi Aziende Pubbliche Spa Pubbliche Asl, Ater, quali committenti, dall' altro il privato appaltatore o quei soggetti sovvenzionato.
Il contratto deve avere la forma scritta, con l'art. 2596 codice civile e la legge 10 ottobre 1990 n. 287 sulla libera concorrenza, consentendo limitazioni legali per fini di utilità sociale e monopoli in settori specifici.
Ma ora si interviene drasticamente sulle soglie consentendo sia un allargamento della partecipazione a imprese medio-piccole, sia consentendo per importi ragguardevoli fino a un milione di euro, di negoziare direttamente scegliendo quindi l'impresa sul libero mercato con la massima discrezionalità.
L'obiettivo è da un lato di semplificare e velocizzare le procedure di scelta e di negoziazione, dall'altro di allargare l'ambito delle imprese coinvolte riducendo lo spazio delle grandi imprese che a questo punto si impegneranno solo sul fronte di grandi opere.
Ovviamente si dovrà rispettare la direttiva 24/2014 che fa salva la libertà degli stati membri di definire quali siano i servizi di interesse economico generale e in che modo debbano essere organizzati e finanziati, con la libertà di agire in conformità dell'art.14 TFUE e del Protocollo 26.
Il decreto del governo interviene sia sulle soglie che prevedendo la nomina di una miriade di commissari per far ripartire i cantieri fermi, per il principio di libera amministrazione degli enti pubblici liberi cioè di organizzare l'esecuzione dei lavori o la prestazione di servizi.
Il provvedimento semplificativo tiene conto del mercato, della richiesta del mondo del lavoro e delle imprese, nell'ottica di una nuova dimensione organizzativa fondata sui principi di economicità e snellezza procedurale in un corretto rapporto tra indirizzo e gestione, e con la garanzia dei controlli del RUP e dei nuovi commissari che saranno nominati nelle prossime settimane e che rimetteranno in moto i lavori su tutto il territorio nazionale.
Non dovrebbero esserci timori di interventi della Corte costituzionale che ha già riconosciuto ai sensi dell'art. 117 Cost. competenza esclusiva statale alla tutela della concorrenza, definita di tipo trasversale con capacità espansiva, per un intervento diretto sul mercato.
*Avvocato e docente di diritto amministrativo Università IUAV
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