Mose e bretella stazione-aeroporto Il ministro: «Avanti, ci sono i soldi»

Venerdì 12 Gennaio 2018
Mose e bretella stazione-aeroporto Il ministro: «Avanti, ci sono i soldi»
GRANDI OPERE
VENEZIA Mose, avanti tutta. È il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, calato ieri a Venezia per la firma del nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Veneto, ad assicurare che le barriere mobili per la salvaguardia fisica della città saranno portare a compimento. I soldi ci sono, ha detto l'esponente del governo di Paolo Gentiloni, e questo dovrebbe «dare un po' di tranquillità» a imprese e lavoratori.
I FONDI
«Abbiamo messo a disposizione 220 milioni di euro per continuare e garantire la prosecuzione delle opere del Mose e il pagamento delle imprese», ha detto Delrio. Questo stanziamento, ha aggiunto, deve essere letto come «la volontà di arrivare alla conclusione dell'opera». Soldi sicuri, ha garantito: «Questi soldi sono a disposizione, stiamo valutando insieme ai commissari e al provveditore le nuove esigenze. Le vogliamo valutare bene e puntualmente perché la storia del Mose richiede grande attenzione e quindi vogliamo valutare anche ulteriori risorse per la parte legata alla manutenzione ordinaria e straordinaria che richiederà l'opera». Dunque, nessuno stop: «Il lavoro continua», ha assicurato il ministro.
E su questo fronte ieri, nella sede del Consorzio Venezia Nuova, c'è stato un incontro tra il Consorzio (con il commissario Giuseppe Fiengo e i direttori Giovanni Zarotti e Nicoletta Doni) e la Mantovani (con l'ad Maurizio Boschiero e il direttore Giovanni Cimolino) per dar seguito alle intese raggiunte nella riunione del 21 dicembre in prefettura. Tra il Cvn e l'impresa si arriverà presto a un accordo che permetterà la ripresa delle attività del cantiere, che già dalla prossima settimana vedranno tornare al lavoro gli operai, i fornitori e i subappaltatori, «nonostante - scrive la Mantovani in una nota - la perdurante difficoltà di disponibilità delle risorse statali».
Per Boschiero l'incontro è stato molto positivo: «Accordi molto vicini e presto riprenderanno i lavori all'Arsenale, che valgono 25 milioni, con il conseguente indotto».
Va poi ricordato che il Provveditore alle opere pubbliche Roberto Linetti, nella riunione della commissione consiliare dell'altro giorno, ha quantificato i costi: per i prossimi tre anni è stato calcolato che ci vorranno 194 milioni per il Mose e altri 102 per l'ambiente lagunare. A regime la grande opera assorbirà 80 milioni l'anno, 15 la laguna. Il Provveditorato ha fatto anche una stima sull'impiego di queste somme, che in parte andranno a pagare il personale della futura struttura di gestione del sistema. Un 20% dei 80 milioni, un 5% dei 15. Per il Mose le spese effettive di manutenzione, da affidare in appalto, saranno meno della metà degli 80 milioni, mentre un'altra fetta importante andrà in spese varie: solo di bolletta elettrica il sistema costerà 8 milioni l'anno.
LA STOCCATA
Lapidario il commento di Delrio a paroposito del ricorso presentato al Tar dall'ex ministro Cesare De Piccoli - per la precisione da Duferco Italia Holding e DP Consulting - contro il Comitatone e contro l'Autorità Portuale veneziana sulla scelta di portare a Marghera le grandi navi. «Ognuno fa quello che ritiene utile», ha detto Delrio.
AEROPORTO
Bisognerà aspettare qualche anno, ma il collegamento tra la stazione ferroviaria di Mestre e l'aeroporto Marco Polo a Tessera ci sarà. L'ha detto ieri l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini: «La bretella per collegare l'aeroporto con l'alta velocità la facciamo - ha detto - Siamo in fase di progettazione. Non è una bretella particolarmente complicata, ma è difficile che veda la luce prima di 4-5 anni».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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