Prime scottanti rivelazioni ai giudici del pentito Gennaro Notturno: sarebbe Dubai la meta preferita dai camorristi per trascorrere latitanze dorate lontano da nemici e forze dell’ordine. Nello specifico risiederebbe a Dubai Raffaele Mauriello, boss dell’asse criminale Amato-Pagano.

Non si risparmia Gennaro Notturno evidentemente ferito dalla recente uccisione del nipote 21enne Nicola trucidato con 10 colpi di pistola sotto la propria abitazione a Scampia in via Ghisleri.



Nicola Notturno era figlio del ras Raffaele considerato insieme al fratello Vincenzo a capo dell’omonimo clan. Per comprendere realmente le vicende che hanno portato alle attuali fratture all’interno degli Scissionisti, passando per il duplice omicidio commesso dal giovane figlio di Rosaria Pagano (eliminò a colpi d’arma da fuoco 2 pusher, Alessandro Laperuta e Achir Muhamed Nuvo dopo un’accesa discussione) e per il pentimento di pezzi da novanta del sistema del calibro di Gennaro Notturno occorre partire dall’inizio dell’intricata vicenda, quando si militava tutti sotto un’unica bandiera, quella dei Di Lauro capeggiati dar super boss Paolo ( alias Ciruzzo o’ Milionario).



Il figlio di Ciruzzo ‘o Milionario, Cosimo, avrebbe deciso autonomamente di sostituire storiche figure dell’organizzazione con giovanissimi affiliati nella gestione delle grosse piazze di spaccio presenti sul territorio. Parliamo di uno smacco che famiglie malavitose del calibro degli Amato – Pagano non avrebbero mai potuto tollerare: da qui la scintilla che ha scatenato una mattanza tra Scampia e Secondigliano senza precedenti, talmente feroce da ispirare la trama di note fiction a tema.



Oggi a godersi lo spettacolo da latitante in tutta sicurezza sarebbe Marco Di Lauro, primula rossa della camorra e mente criminale talmente sottile da aver mantenuto i contatti con i principali cartelli della droga sud americani seminando nel contempo odio e sospetti nelle fila degli Scissionisti.




Un piano diabolico che se confermato potrebbe portare presto Marco Di Lauro a riappropriarsi di quello che una volta era l’impero criminale del padre Paolo. Della serie: il mito di Marco Di Lauro sembrerebbe crescere tra i giovani malavitosi di Secondigliano e Scampia circondandosi di un velo di mistero che rende ancora più affascinante, per chi crede in certe assurde logiche, la figura di uno dei latitanti più ricercati d’Italia.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.