Il bianco e il nero

"Furore ideologico di FdI". "Donne schiave...": è scontro sull'utero in affitto

La politica si divide sui diritti civili. Per la rubrica il bianco e il nero ecco le opinioni di Chiara Gribaudo (Pd) e Lucio Malan (FdI)

"Furore ideologico di FdI". "Donne schiave...": è scontro sull'utero in affitto

Maternità surrogata, nozze gay, ddl Zan. La politica, ancora una volta, si divide sui diritti civili. Per la rubrica il bianco e il nero ne abbiamo parlato con Chiara Gribaudo, vicesegretaria del Pd, e con Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato.

L’Italia, secondo lei, è un Paese razzista e omofobo?

Gribaudo: "No, in stragrande maggioranza non lo è. L’opinione pubblica, il comune sentire, il Paese reale sono molto più avanti e aperti della rappresentazione che classe dirigente e politica fanno. Dire che la pedofilia è meno grave della gestazione per altri, ad esempio, oltre che inaccettabile e offensivo ha anche un sottotesto omofobo. Incredibile che ad averlo detto sia stato il Presidente della Commissione Cultura della Camera".

Malan: "Gli italiani non sono né razzisti né omofobi. Salvo rarissime eccezioni, gli italiani, quando hanno a che fare con qualcuno vedono una persona, non un colore di pelle, un’etnia o un orientamento sessuale. Certo che se tutte le volte che ti capita un torto o una delusione sul lavoro o altrove lo attribuisci al tuo essere minoranza allora puoi convincerti di qualunque cosa".

Approvare il Ddl Zan è una priorità per il Paese?

Gribaudo: "Lo è. E come se lo è. Andatelo a chiedere ai ragazzi e alle ragazze picchiate e discriminate per la loro identità di genere o per il loro orientamento sessuale o per la loro disabilità. Lavorare sui diritti civili non vuol dire mettere in secondo piano quelli sociali".

Malan: "Certamente no. Ove qualcuno volesse portarlo in discussione sarebbe una priorità bocciarlo perché vuole istituire un reato d’opinione con il quale – ad esempio - si può essere condannati a quattro anni di carcere per il solo fatto di essere iscritti a un gruppo o un’organizzazione che promuove la 'discriminazione a motivo dell’identità di genere', ad esempio che non assume in un asilo nido una drag queen come bambinaia. Inoltre spiana la via all’indottrinamento genere nelle scuole. Violenze e molestie nei confronti degli omosessuali sono già puniti dalla legge anche con l’aggravante".

È favorevole alla maternità surrogata?

Gribaudo: "In Italia la GPA è già vietata. La proposta di FDI è tecnicamente inapplicabile e ai limiti della costituzionalità, è figlia di un furore ideologico, che serve cinicamente come arma di distrazione di massa dai problemi della maggioranza. Personalmente sono per l’autodeterminazione delle donne e perché del corpo delle donne, decidano le donne e basta".

Malan: "Sono il secondo firmatario del disegno di legge per renderlo reato universale. La pratica dell’utero in affitto vuol dire bambini in vendita come merce, con tanto di diritto di recesso, vuol dire donne ridotte in schiavitù, obbligate ad abortire se i 'committenti' non sono soddisfatti del 'prodotto' o se non sono più interessati all’acquisto e viceversa impedite dal farlo se è una loro decisione per non perdere 'la merce'. È incredibile che sia sostenuto da tanti che dicono di difendere le donne e la loro libertà".

L’iscrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali è un grimaldello per approvare implicitamente la maternità surrogata?

Gribaudo: "No, serve a tutelare i minori. Perché parliamo di diritti negati a bambine e a bambini. Siamo di fronte a un accanimento ideologico contro migliaia di persone. In nome di uno Stato che vuole entrare dentro le case degli italiani e stabilire per legge cosa è famiglia e cosa no".

Malan: "Certamente sì. Come altrimenti due uomini potrebbero 'avere un figlio'? Ma sarebbe anche un pretesto in più per imporre l’ideologia gender nelle scuole, perché ci verrebbe detto che è 'necessario spiegare ai bambini che si possono avere due papà o due mamme' con tutto gli altri dogmi, come quello di indirizzare al 'cambiamento di sesso' attraverso trattamenti farmacologici e chirurgici devastanti e irreversibili coloro nei quali qualcuno rilevi sintomi di 'disforia di genere'. Non si tratta di discriminare i 'figli di coppie dello stesso sesso', che si trovano nella stessa situazione dei bambini che non hanno uno dei genitori perché morto o dileguatosi, con la differenza che qui un genitore è stato deliberatamente eliminato dalla vita del piccolo".

In Italia dal 2016 c’è una legge sulle unioni civili. Si dovrebbe approvare anche una legge ssul matrimonio egualitario?

Gribaudo: "Sì serve il matrimonio egualitario. Anche qui per tutelare i minori delle famiglie omogenitoriali. Lo sappiamo che dal 2016 nella legge sulle unioni civili manca la stepchild adoption. Lo ricordo perfettamente, a causa del M5S che sul tema fece una inversione a U. Se oggi avessimo approvato il testo originario, non avremmo questo insopportabile conflitto tra prefetture e sindaci. Non solo di sinistra ma anche di destra".

Malan: "No. La legge sulle unioni civili garantisce alle coppie dello stesso sesso due doveri in meno (fedeltà e pubblicazioni) e tutti i diritti, tranne quello all’adozione. 'Matrimonio egualitario' è perciò sinonimo di 'adozioni per le coppie dello stesso sesso'.

La stragrande maggioranza delle coppie omosessuali non vogliono adottare orfani (per i quali già ci sono tantissime coppie sposate uomo/donna che non riescono ad avere bambini in adozione) ma l’adozione del figlio del partner".

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