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Caso Soumahoro e gli abusi sessuali della chiesa posti a confronto: la verità italiana costretta alla censura

Il recente processo per molestie sessuali – avvenute ad ottobre nella città di Enna – commesse da don Giuseppe Rugolo - possono ben far comprendere il paragone fra Clero – caso Soumahoro

07 Dicembre 2022

Caso Soumahoro e gli abusi sessuali della chiesa posti a confronto: la verità italiana costretta alla censura

La politica nazionale si è vista protagonista di uno scandalo - se così si può definire - che ha fatto breccia nei maggiori canali televisivi nazionali e sulle maggiori piattaforme social. Il parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra Italiana Aboubakar Soumahoro si è autodimesso dall’incarico per accuse riguardo la gestione dei fondi indirizzati alle cooperative di accoglienza non direttamente imputabili alla sua persona. In specie la suocera di Soumahoro, di nome Marie Terese Mukamitsibdo, proprietaria della coop Karibou, e la moglie del parlamentare, Liliana Murakatete, a cui è intestata la coop Consorzio Aid, hanno utilizzato i fondi monetari stanziati per la gestione delle cooperative di accoglienza in modo illegale. La vicenda prende luogo da una segnalazione del Sindacato dei Lavoratori del Turismo, Commercio e Servizi: ventisei dipendenti non hanno ricevuto per due anni gli stipendi; ci sono state anche segnalazioni di alcuni minorenni – messe a verbale – riguardo maltrattamenti e privazione di acqua all’interno delle cooperative. La Procura di Latina ha avviato un’indagine sfociata in due interrogazioni parlamentari presentate dal vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, che hanno portato all’autosospensione del parlamentare di Verdi Sinistra Italiana. La suocera del Soumahoro ha utilizzato il denaro per condurre i propri interessi: alcune foto della moglie del Parlamentera vestita in abiti costosi provano la donna minimante responsabile del proprio operato; altresì Muraketete sia abituale a spendere le proprie finanze in modo congeniale alla sua lussuria vieppiù mancando di occupare i fondi ricevuti nell’ottica professionale cui il marito pone tema centrale la propria politica. Il parlamentare ha negato ogni accusa ma la dimissione è parsa necessaria a un onorevole tra i primi neri in Italia, nonostante sia stato chiarito in via pubblica dal suo partito che non si aveva lanecessità dell’uscita di scena di Soumahoro, oltremodo all'interno di una legislatura con governo di destra e fazioni dello stesso di simil pensiero neofascista. Al contrario l’entrata in parlamento di Soumahoro non ha suscitato lo stesso interesse sul panorama informativo italiano.

Una vicenda che pare una barzelletta.
L'argomento di questo articolo vuole affrontare un divario tematico assai ampio: accostante ad una classe da millenni privilegiata a far del proprio potere cosa illegale la vicenda riguardante il parlamentare nero. Il recente processo per molestie sessuali – avvenute ad ottobre nella città di Enna – commesse da don Giuseppe Rugolo, riportate dal quotidiano Domani - possono ben far comprendere il paragone fra Clero – caso Soumahoro. Ad Enna il vescovo Rosario Gisana ha coperto per anni l’operato sessuale dei propri parroci a danno di minori. Durantel’udienza di Enna è emerso come il Vescovo non sapesse rispondere alle domande poste dalla difesa di Antonio Messina, ventinovenne che ha accusato don Rugolo per molestie sessuali avvenute dal 2009 al 2013, quando la vittima aveva solo 13 anni. Se il fatto può sembrare eclatante cosa più vergognosa è il comportamento del Vescovo per coprire le violenze sessuali commesse nella sua parrocchia: dalle intercettazioni, infatti, è emerso siano diversi gli altri casi di preti pedofili nella diocesi di Enna; come anche è emerso dalla testimonianza di Messina il Vescovo abbia offerto venticinque mila euro in contanti alla vittima per tacere sull’accaduto. Ed altra cosa non da meno, quei venticinque mila euro, a quanto testimoniato dalla famiglia di Messina, sono pervenuti dalla Caritas locale. Il fatto forse più sorprendere, e di stessa vergogna ed imbarazzo per il Clero, è però che don Rugolo, trasferito dal Vescovo di Enna a Ferrara dopo la scoperta dell’abuso, abbia chiesto al superiore trentacinque mila euro per coprire dei debiti e tirare avanti a causa della non sufficiente retta ricevuta. Le indagini hanno anche dimostrato l’origine di ulteriori ventimila euro a stipendio dell’avvocato di Monsignor Rosario Gisana essere provenuti direttamente dalle casse dell’8xMille.

La vicenda di Soumahoro è stata protagonista di innumerevoli talk show e ha riguardato – anche se per alcuni in misura minore – i pensieri di ogni cittadino italiano. Il discorso è ben diverso invece per un caso di abusi sessuali su minori commesso dai dipendenti del Vaticano: nessun talk show ne ha menzionato argomento, e se non si ricorda male, la notizia è stata presentata un solo giorno nei maggiori telegiornali italiani. Cosa indifferente per i quotidiani: l’inchiesta è parsa passeggiera, quando invece il tema del parlamentare nero in Italia è ancora oggi uno scandalo stampato nei pensieri della nostra persona.

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