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Sequestrato il centro massaggi cinese

I sigilli della Guardia di finanza all’ingresso del locale
I sigilli della Guardia di finanza all’ingresso del locale
I sigilli della Guardia di finanza all’ingresso del locale
I sigilli della Guardia di finanza all’ingresso del locale

Sigilli della guardia di finanza al centro massaggi orientale Mei Li di via Venezia 101, già al centro, con una precedente gestione, di un’inchiesta giudiziaria sette anni fa che portò alla sua chiusura. Questa volta i locali sono stati sottoposti a sequestro preventivo ma l’indagine da parte dei finanzieri è tuttora in corso e non trapelano, per ora, i motivi del provvedimento, preso da circa una settimana, che in città non è passato inosservato visto la sua collocazione in una delle vie di accesso al centro storico cittadino. LA RIAPERTURA. Il centro che, come riporta il curato sito internet, “rappresenta il luogo ideale nel quale ritrovare il benessere psicofisico, recuperare le energie perse nella vita di tutti i giorni e allontanare lo stress dei ritmi frenetici che non danno tregua all'uomo e alla donna di oggi”, aveva riaperto i battenti circa cinque anni fa, dopo il primo stop del febbraio 2012 legato ad alcune segnalazioni dei residenti per l’andirivieni di uomini di ogni età. I carabinieri della stazione di Schio, affiancati dai Nas e dai finanzieri, monitorarono a lungo la situazione prima di fare scattare il sequestro del locale e la denuncia per sfruttamento della prostituzione nei confronti di due donne cinesi che gestivano l’attività. Il centro fu sequestrato ufficialmente perché mancante della figura del direttore estetico, in realtà dietro il nome di un’insospettabile estetista dell’Alto Vicentino, c’era la gestione da parte delle due cinesi, che potevano disporre di alcune ragazze orientali che, a sentire il racconto dei testimoni, non si limitavano ai massaggi normali ma ne effettuavano “a luci rosse”. LE TESTIMONIANZE. Un filone d’indagine che potrebbe essere analogo anche questa volta. Malgrado la pubblicità prometta esclusivamente “ shiatsu giapponese, ayurvedico indiano, nuad boran thailandese e tuina cinese: sono solo alcuni esempi che è possibile sperimentare al centro massaggi orientale Mei Li: per prenotare una seduta o per richiedere qualsiasi informazione, è consigliabile contattare il centro”. I militari della tenenza di Schio, a quanto è filtrato, intendono vagliare alcune testimonianze di frequentatori prima di emettere provvedimenti a carico dei gestori del centro estetico, all’interno del quale operavano ragazze orientali a rotazione. L’AREA. Il locale si trova in un complesso commerciale e residenziale all’ingresso del centro storico scledense, a fianco di vari negozi di ferramenta e alimentari e di un frequentato ristorante “fusion” orientale, che però non ha nulla a che vedere con il centro sequestrato. Normale che lo stop locale, in atto almeno dall’inizio della settimana scorsa, venisse notato dai residenti come dai clienti di negozi e ristorante. Nei prossimi giorni la Guardia di finanza fornirà dettagliate informazioni sull’indagine che ha portato alla chiusura del locale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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