Truffe, banda millanta legami col Vaticano: blitz anche a Brescia

Indagate complessivamente 26 persone: avrebbero messo a segno 23 truffe per milioni di euro

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Brescia, 21 giugno 2018 - I carabinieri hanno smantellato una banda di truffatori che si fingeva vicina al Vaticano e che operava in tutta Europa. Scoperte 23 truffe consumate e oltre 45 tentate per un ammontare di milioni di euro. I militari della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno dato esecuzione, nella provincia di Roma, Napoli, Caserta, Bologna, Grosseto, Modena, Novara e Brescia, ad un decreto che dispone perquisizioni, personali e locali, nei confronti di 26 indagati per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, nazionali e internazionali, furto, falsi in atto pubblico e privato, riciclaggio internazionale

L'attività investigativa, convenzionalmente denominata "Prova a Prendermi", svolta a carico, complessivamente, di 53 indagati, è stata condotta dai carabinieri dal marzo 2017 e ha  consentito di individuare due gruppi criminali, operanti in tutta Italia e all'estero, composti da cittadini italiani, del Camerun, della Nigeria e dell'Afghanistan, specializzati in truffe finanziarie e immobiliari, ma anche di compravendita di opere d'arte e metalli preziosi falsi, che hanno fruttato illeciti profitti per milioni di euro. In alcuni casi i truffatori si proponevano di aiutare società estere a ottenere prestiti, per milioni di euro, fingendo di reperire garanzie bancarie, e quando le vittime avevano pagato  ingenti cifre in contanti, anche decine di migliaia di euro, per ottenere la documentazione necessaria, poi risultata falsa, i malviventi facevano perdere le loro tracce.