Brescia, il vescovo agli islamici: "Insieme per costruire la pace"

Il vescovo Tremolada accolto al Centro culturale islamico

L'iimam Sheikh Amin Al Hazmi con il vescovo Pierantonio Tremolada alla moschea

L'iimam Sheikh Amin Al Hazmi con il vescovo Pierantonio Tremolada alla moschea

Brescia, 30 giugno 2018 - Costruire la pace insieme, facendo di Brescia un modello per l’Italia. Un messaggio non scontato quello dell’Imam del centro islamico di via Corsica, Amin Al-Hazmi, e del vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, che ieri ha fatto la sua prima visita ufficiale alla moschea bresciana, affollata per la preghiera del venerdì. «Un onore - ha sottolineato Omar Ajam, del direttivo del centro islamico - che ci abbia fatto visita a neanche un anno dal suo insediamento». Dettagli che contano quando si parla di dialogo interreligioso, in cui Brescia vanta comunque una lunga tradizione, tanto che la città è stata scelta dal ministero per lanciare il festival del dialogo tra le religioni. Una strada, quella del confronto, intrapresa in modo lungimirante, anche in ragione della consistenza della comunità islamica.

I musulmani bresciani raggiungono il 6% della popolazione locale, superando ogni altra provincia italiana nonché la media nazionale del 3%. Il vescovo, insediatosi a ottobre, nei mesi scorsi aveva già incontrato rappresentanti della comunità islamica. «Sono qui - ha detto ieri - perché credo, come voi, nella grandezza e nella bontà di Dio. La cosa più preziosa è riconoscere che la nostra vita trova in Lui la nostra verità. Ci lega l’esperienza della fede e la conoscenza di Dio che è alla base di tutta la nostra vita. Siamo anche diversi, ma questa diversità è ricchezza se coltiviamo la fratellanza, la convivenza pacifica, la giustizia. Questo chiede Dio a una comunità, che non ha pensato come divisa, ma unita in cammino». Parole che hanno trovato sponda in quelle dell’Imam.

«La sua visita ci onora. È un segno importante che va a rafforzare i ponti del dialogo costruiti negli ultimi anni. La convivenza pacifica, il mutuo rispetto, la fratellanza umana ci rende comunità». Parlando del futuro, Amin Al-Hazmi ha ricordato che «crediamo fortemente nel messaggio della religione celeste di amore, fratellanza, pace. Valori che possono diventare un segno distintivo della nostra comunità, che può essere un esempio a livello nazionale di convivenza pacifica. È già così, speriamo lo sia ancora di più».