Vigilare sui reati on line

Nel 2017 si sono registrati 3.098 casi, contro i 2.609 del 2016

Milano, 28 giugno 2018 - Registrano una forte crescita i reati nell aRete, come minacce e ingiurie sui social, ricatti sessuali, stalking e furti d’identità, mentre sono in calo quelli nella vita reale. Da dati della Polizia Postale sulla diffamazione on line, emerge che nel 2017 si sono registrati 3.098 casi, contro i 2.609 del 2016.

L’anno scorso sono state 2.076 le denunce per furti d’identità (erano 2.108 nel 2016) e ben 369 gli episodi di questo tipo verificatisi nei primi tre mesi del 2018. Sono stati effettuati 55 arresti e fatte 595 denunce nell’ambito della pedopornografia on line che utilizza siti apparentemente innocui, come i social, grazie ai quali organizzatori e clienti si tengono in contatto, creando gruppi di discussione in realtà finalizzati alloscambio di dati. Sono stati monitorati ben 28.560 siti internet, di cui 2.077 sono stati inseriti nella black list. Sono stati 437 i casi di adescamento on line di minori che hanno portato alla denuncia di 158 personee all’arresto di 19.È in rapida diffusione un “nuovo” crimine, noto come sex extortion, con 1.048 casi trattati dalla polizia nell’ultimo anno. In genere una giovane donna chiede l’amicizia, inizia a chattare, propone sesso virtuale e chiede una foto o un video del malcapitato “amico”nudo. Dopopoco tempo, scatta il ricatto: «O paghi o le immagini finiranno su Youtube».

Talvolta queste foto vengono utilizzate per creare fotomontaggi con minori e alimentare ulteriormente il senso di colpa, di vergogna e di paura dei ricattati che, in alcuni casi, non sono riusciti a sopportarne il peso e si sono suicidati. Sono frequenti i furti d’identità, i crimini come le frodi informatiche e il cosiddetto “phishing”, che consente di utilizzare le identità delle vittime per il trasferimento di denaro e la successiva apertura di conti correnti e attivazione di carte di credito, sui quali vengono poi accreditate le somme illecitamente acquisite. Un altro aspetto molto delicato relativo alla prevenzione delle attività illecite sul web, e in particolare sui social, riguarda il condizionamento delle personalità degli utenti. L’ultimo rapporto della Polizia Postale evidenzia come sia in atto una strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista per fare proselitismo. Per fortuna granparte dei contenuti illeciti pubblicati su internet viene rimossa direttamente dai gestori.