Sparatoria in Russia, i testimoni raccontano quei minuti di terrore

Giornata di lutto uno studente di 18 anni ha fatto una strage all'università: sei morti e 20 feriti

Una donna depone fiori al campus di Perm

Una donna depone fiori al campus di Perm

Giornata di lutto oggi a Perm, dove sono tantissime le persone che si recano all'università per deporre fiori in ricordo delle vittime. Ieri uno studente universitario armato di fucile ha compiuto una strage aprendo il fuoco con un bilancio di sei morti e 28 feriti. Venti persone sono ricoverate in ospedale e nove di loro sono "in condizioni serie", ha precisato in serata il ministro della Salute Mikhail Murashko. Il killer è uno studente 18enne del posto, fermato e identificato. È rimasto ferito dopo aver opposto resistenza al momento dell'arresto. Stando alle ricostruzioni, l'assalitore sarebbe entrato nel territorio dell'università di Perm verso le 11 del mattino (le 8 in Italia) e avrebbe cominciato a sparare seminando il terrore.

L'insegnante

"Mentre passavo dall'edificio numero 8, dove c'è la facoltà di Geografia, ho visto come da lì, dal primo piano, gli studenti saltavano dalle finestre e dopo si allontanavano di corsa", ha raccontato a Meduza un insegnante della facoltà di Lettere. In un video amatoriale ripreso anche dai media statali e girato durante l'aggressione si vede una persona in abiti neri che attraversa un piccolo viale con in testa quello che pare un elmetto e un'arma in mano. Il Comitato Investigativo ha riferito che l'aggressore ha sparato con un fucile da caccia a canna liscia acquistato alcuni mesi fa. Ma secondo il ministero dell'Interno aveva con sé anche un coltello.

L'agente

"Dopo essergli corso incontro, ho bloccato i suoi movimenti e ho messo via fucile, cartucce e coltello. Poi ho iniziato a prestargli i primi soccorsi», ha raccontato in un video pubblicato dal dicastero un sottotenente di polizia che sarebbe stato tra i primi agenti ad intervenire. Stando alle autorità russe, l'assalitore è infatti rimasto ferito in una sparatoria con le forze dell'ordine dopo aver opposto resistenza ed è stato ricoverato in una struttura sanitaria.

Il killer 

Secondo la Bbc, lo studente avrebbe agito da solo e affermato di non avere "motivazioni politiche o religiose". In un post sui social media che gli viene attribuito, lo studente avrebbe anche dichiarato di essere "consumato dall'odio", anche verso se stesso, e che intendeva "fare del male agli altri".