Merate, il pronto soccorso chiude di notte

E' quanto previsto dalle nuove regole regionali

Ospedale di Merate

Ospedale di Merate

Merate (Lecco), 13 gennaio 2019 - Il Pronto soccorso dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate chiude di notte. In base alle “Regole di gestione del servizio sociosanitario” 2019 approvate dal governatore Attilio Fontana e dagli assessori della Giunta regionale e pubblicate sul Burl, il Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, “Le strutture di Pronto soccorso, con una presenza media inferiore ai 100 pazienti al giorno, devono avere attive di minima equipe mediche e infermieristiche dedicate all'attività di emergenza e urgenza in numero sufficiente rispetto al volume di attività, con copertura H/12”, come si legge a pagina 76. H/12 significa 12 ore, cioè la copertura giornaliera. I NUMERI - E' il caso del Pronto soccorso del nosocomio brianzolo, dove nel 2018 i pazienti visti sono stati in tutto 33.219, pari a 91 al giorno, sotto quota 100. I codici rossi sono stati 1.122, pari al 3,4% degli accessi, con un'attesa media di 8 minuti, i gialli 6,807, cioè il 20,5%, che hanno dovuto “pazientare” 37 minuti e mezzo, i verdi 11.938 pari al 35,9 con un'attesa media di 178 minuti cioè quasi tre ore, i bianchi 1.152 pari al 3,5% che hanno affrontato 196 minuti di attesa media e infine i blu 11.425 pari al 34,4% che hanno aspettato in sala d'attesa il proprio turno per 77 minuti. LE REGOLE – Le nuove regole regionali indicano pure che al reparto di emergenza e urgenza del presidio meratese sia garantito solo un servizio di guardia H/24, cioè 24 ore su 24, di un anestesista e rianimatore che, in orario notturno, può essere previsto anche in compartecipazione con attività di emergenza urgenza extra-ospedaliera, un secondo medico di servizio di guardia H/24 che svolga attività sia in Pronto soccorso che di guardia nel presidio, la presenza diurna feriale di specialisti di Chirurgia generale e di Ortopedia e Traumatologia e la copertura del servizio in pronta disponibilità negli orari notturni, prefestivi e festivi e che le funzioni di Radiologia, Laboratorio, Emoteca assicurino, nelle 24 ore, l’esecuzione delle prestazioni strettamente correlate all’attività di emergenza-urgenza di base, nonché l’attività di refertazione e consulenza, anche da remoto. L'ALLARME – La normativa regionale indica i requisiti minimi, non stabilisce espressamente che non possano essere adottate soluzioni migliorative. Eppure il timore è che possano essere applicati pedissequamente e che il Pronto soccorso, in carenza cronica di organico dedicato, vanga chiuso appunto di notte. “Vi invito a consultare quanto riportato a pagina 76 del Burl – avverte ad esempio Francesco Scorzelli, ex coordinatore infermieristico, cioè ex caposala proprio del Pronto soccorso meratese, rappresentante sindacale della Rsu intrerna e delegato dalla Usb Lombardia -. Troverete il destino del presidio di Merate ove gli accessi in Pronto soccorso sono inferiori a 100 al giorno”.