'Ndrangheta, agguato a figlio dell'ex boss: due arresti

Il pestaggio, nel maggio scorso a Legnano, era scattato in seguito alla sparizione di 250mila euro

L’operazione è stata eseguita dalla Dia  di Padova

L’operazione è stata eseguita dalla Dia di Padova

Milano, 10 marzo 2018 - Due arresti a Milano nell'ambito della lotta alla 'ndrangheta in Lombardia: a finire in manette il 58enne Francesco Cicino e il 37enne Vincenzo Montemurro, ex braccio destro del boss Carmelo Novella, ucciso nel 2008. Sono accusati di tentata estorsione e di essere i responsabili del pestaggio nel maggio scorso a Legnano di Edoardo Novella, figlio del boss, che si era appropriato di 250mila euro. Gli arresti, eseguiti dalla Dia di Milano,  fanno seguito alle operazioni "Linfa" e "Kerina 2", che, nei mesi scorsi, avevano portato complessivamente all'arresto di 15 persone, principalmente di origini calabresi, indagate per associazione finalizzata al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti.

Le indagini avevano portato in precedenza al sequestro complessivo di oltre 150 chili di droga. Il processo è iniziato a febbraio. Il 27 gennaio era stato arrestato proprio Edoardo Novella, figlio di Carmelo, già reggente della struttura di 'ndrangheta denominata "Lombardia", ucciso in un agguato il 14 luglio 2008 a San Vittore Olona, nel Milanese. Edoardo Novella rivestiva un ruolo di spicco nell'organizzazione, mettendo anche a  disposizione, per il traffico di droga, i locali di una società a lui riconducibile. L'aggressione al figlio del boss era avvenuta la mattina del 13 maggio 2017, dentro la Tremont Car di Legnano, all'interno della quale, è stato accertato nel corso delle indagini, si riunivano gli appartenenti all'associazione criminale dedita al narcotraffico, alla quale lo stesso Novella è accusato di appartenere. Con la fondamentale complicità di Cicino - che faceva in modo di far rimanere Edoardo Novella da solo, in un vero e proprio agguato - al suo arrivo presso la Tremont Car, Montemurro lo aveva aggredito, minacciandolo e colpendolo violentemente più volte.

(Agi)

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