Salvini fa giurare i suoi e apre a Pd e M5S: "Ma il premier resto io"

Festa di compleanno alle Stelline per il leader della Lega

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Milano, 10 marzo 2018 - «Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Matteo...». Chissà se Matteo Salvini, prima delle elezioni politiche, aveva immaginato che il suo 45esimo compleanno l’avrebbe festeggiato davanti ai 183 nuovi deputati e senatori della Lega, il gruppo parlamentare più numeroso mai espresso dal Carroccio nei suoi trent’anni di storia. Forse lo sperava, ma ieri la speranza è diventata realtà. Il segretario della Lega, dopo la vittoria, almeno parziale, ieri mattina ha riunito il drappello parlamentare alle Stelline di corso Magenta per il «giuramento» di fedeltà e le prime raccomandazioni. Qualche esempio? Al Senato è di rigore la cravatta, che nessuno faccia figuracce. Sì, perché ci sono tanti leghisti alla prima esperienza a Montecitorio e a Palazzo Madama. Prima di iniziare la riunione, il servizio d’ordine ritira i cellulari: nessuno video dell’assise a porte chiuse deve diventare pubblico. Lo streaming, dalle parti del Carroccio, non è mai diventato di moda. I cronisti, intanto, inseguono i parlamentari. La domanda più ricorrente? «M5S o Pd? Meglio l’uno e l’altro per fare un Governo?». Neodeputati e neosenatori sono stati ben indottrinati: «Deciderà Salvini».

Solo i leghisti più navigati esprimono un parere. Il Senatùr Umberto Bossi conferma la linea frondista: «Il mio cuore e la mia testa sono impegnati nella libertà del Nord». Salvini, al termine dell’incontro con i parlamentari, prova a fissare qualche paletto: «L’unico candidato premier della Lega è Matteo Salvini. Io rispetto la volontà popolare». Già, ma il centrodestra non ha una maggioranza autonoma. Come pensa di convincere la cinquantina di parlamentari mancanti per formare una maggioranza di Governo? «Niente accordi con i partiti, presenteremo un programma e vedremo chi ci sta». Il leader leghista, però, alla fine fa un’apertura prima ai dem («Il Pd dopo Renzi? Spero siano a disposizione per dare una via d’uscita al paese») e poi ai grillini: «La presidenza di una delle due Camere al M5S? Perché dovrei essere contrario? Lo schema per l’elezione dei presidenti potrebbe essere lo stesso che porta a un Governo».

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