Ema, il governo presenta ricorso contro il regolamento Ue

E' stato impugnato davanti alla Corte di Giustizia Ue il contestato sorteggio che ha assegnato la sede dell’Ema ad Amsterdam e non a Milano

Il Pirellone, la sede proposta da Milano per Ema

Il Pirellone, la sede proposta da Milano per Ema

Milano, 13 febbraio 2019 - L'Italia ancora una volta contro l'assegnazione ad Amsterdam (tramite sorteggio) della futura sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco. Il governo italiano ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Ue contro contro il Regolamento UE 2018/1718 che assegna alla città olandese la sede dell'Ema.

Ne dà conferma il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. "L'impugnazione del Regolamento UE - si legge in una nota della Farnesina - si ricollega, in logica sequenza, al ricorso presentato un anno fa dal Governo - e tuttora pendente davanti alla Corte di Giustizia UE - nei confronti della decisione del Consiglio UE di assegnare ad Amsterdam la nuova sede dell' EMA, quando l'organismo europeo lascera' Londra a seguito della cosiddetta Brexit. Il nuovo ricorso - prosegue la Farnesina - conferma la determinazione italiana a far debitamente verificare, a livello giurisdizionale, la legittimità delle procedure seguite per stabilire la nuova sede dell' Ema, a fronte del fatto che la candidatura di Milano offriva tutte le garanzie immediate per la continuita' operativa di un'agenzia UE, come Ema, fondamentale per la tutela della salute dei cittadini dell'Unione Europea.

Intanto, il 1 marzo 2019, Ema lascerà la torre di Canary Wharf. Il trasloco però sta creando problemi all'Agenzia: il gruppo immobiliare proprietario della torre, infatti, ha contestato la rescissione del contratto d'affitto, che in teoria doveva durare fino al 2039 con un canone di 15 milioni di euro all'anno. L'agenzia ribatte però che la Brexit, evento "non ragionevolmente prevedibile", impedisce di fatto all'Ema di operare con base nel Regno Unito. Un evento imprevisto che condiziona l'esecuzione del contratto.

Soddisfatto di questa decisione il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: "Bene ha fatto il Ministro Moavero a presentare il ricorso presso la corte di Giustizia europea, sostenendo quello presentato dal comune di Milano in cui Regione Lombardia era intervenuta 'ad adiuvandum'. Aspettiamo con fiducia l'esito". 

 

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