Ius soli, il sindaco Sala: "Ramy fatti eleggere? Salvini sfugge al dibattito"

Il primo cittadino polemizza sulla battuta del vicepremier riguardo la cittadinanza al ragazzino che ha salvato la scolaresca sul bus dirottato e incendiato

Beppe Sala e Matteo Salvini

Beppe Sala e Matteo Salvini

Milano, 24 marzo 2019 - Ius soli e diritto di cittadinanza. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha polemizzato con il vicepremier Matteo Salvini, a margine della corsa podistica Stramilano, in piazza Duomo. "Io non voglio mettere il cappello su questi fatti, come fanno in tanti. I temi sono complessi. Certo la battuta di Salvini 'fatti eleggere' mi sembra una risposta che non ha senso. E' un modo per sfuggire al dibattito".

Un battuta che Salvini ha fatto in merito alla vicenda di Rami, il ragazzo che ha allertato i carabinieri dallo scuolabus dirittato e dato alle fiamme a San Donato Milanese. Il vicepremier non ha escluso la possibilità di concedere la cittadinanza italiana al giovanissimo studente egiziano che ha salvato la scolaresca di Crema dall'autista senegalese Ousseynou Sy. Ma resta cauto, spiegando che non intende modificare la legge sullo ius soli: "Stiamo facendo tutte le verifiche del caso perché prima di fare scelte così importanti bisogna aver controllato tutto e tutti". 

Il sindaco che a Milano da diversi anni concede la cittadinanza onoraria ai bimbi figli di stranieri nati a Milano, auspica invece la ripresa dei lavori sulla legge bloccata nella scorsa legislatura "Adesso si riattiverà il dibattito sullo ius soli, che è una questione significativa. Giusto che ne parli il Parlamento, quindi voglio evitare di cavarmela con delle battute, ma certamente c'e' un tema di tanti ragazzi che sono nati in Italia e alla fine vivono la nostra cultura", ha aggiunto Sala.

Secondo il primo cittadino, Milano ha il dovere di dire che "si puo'", riportando "senza demagogia", alcuni numeri: "Mentre in Italia ci sono l'8,5% di immigrati o di non italiani d'origine, a Milano c'e' il 19% e alla fine la citta' funziona. E' fatica l'integrazione, certo che e' fatica. Niente e' semplice, ma non bisogna rifiutare le scelte difficili, se hanno senso per il futuro. E il destino di questa citta' e' di essere citta' aperta: una volta eravamo aperti rispetto agli altri italiani, oggi abbiamo allargato l'orizzonte, ma noi integriamo chiamando ai doveri, oltre che concedendo i diritti. Questa formula penso che funzioni e che possa funzionare ancora di piu'". "Quindi in questo momento doppio dovere di Milano, perche' vogliamo essere un avamposto di civilta'", ha concluso Sala.

Dopo le parole del sindaco, Salvini è dunque tornato sulla questione Ramy:  "Ius soli? Non se ne parla. L'Italia è già oggi il Paese che concede più cittadinanze ogni anno, non serve una nuova legge". "La cittadinanza è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione - ha aggiunto - non è un biglietto per il Luna Park. In singoli casi eccezionali si può concedere anche prima del tempo, ma la legge non cambierà. Ramy? Stiamo proseguendo con tutte le verifiche del caso, spero di incontrarlo presto e ringraziarlo per il suo coraggio".

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