Milano, 22 maggio 2018 - La lotta all'estremismo religioso entrerà nelle scuole superiori lombarde. La Regione ieri ha dato il via libera a un progetto che prevede corsi di formazione per gli insegnanti focalizzati sulla capacità di riconoscere, evitare e prevenire la radicalizzazione dei ragazzi e di educarli, invece, al rispetto delle differenze. Nel dettaglio, in una prima fase, a carattere sperimentale, si prevede il coinvolgimento di 150 docenti che, una volta finito il periodo di formazione, dovranno trasmettere agli studenti e mettere in pratica insieme a loro quanto appreso. «Prevenzione dell’estremismo violento», questo il nome sintetico scelto per il progetto approvato e presentato ieri dalla Giunta di Palazzo Lombardia. La Regione mette i fondi: 30mila euro. Alla formazione dei docenti provvederà invece l’Ufficio Scolastico Regionale. E si punta anche sul coinvolgimento delle università.
A presentare la delibera è stato ieri l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato: «Il progetto prevede che la Regione Lombardia promuova accordi con l’Ufficio Scolastico e le università lombarde per conoscere e prevenire i fenomeni e i processi di radicalizzazione nell’ottica dell’educazione al rispetto delle differenze. La linea del progetto è stata proposta dallo stesso Ufficio Scolastico e da noi condivisa. L’obiettivo è quello di creare figure con competenze didattiche e organizzative specifiche in materia di prevenzione dell’estremismo e della violenza e favorirne una disseminazione in tutto il territorio lombardo per un’educazione alle differenze che sappia contrastare ogni forma di radicalizzazione».
Palazzo Lombardia non arriva per primo, a detta dell’assessore: «Percorsi formativi di questo tipo – fa sapere De Corato – sono già stati sperimentati sia a livello europeo che in ambito nazionale, in particolare nei Comuni di Bologna e Reggio Emilia». Il progetto non vedrà la luce prima del prossimo anno scolastico. Critico Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Consiglio regionale: «Un provvedimento che aderisce in pieno allo stile del centrodestra, quello di ingigantire i problemi e cavalcarli senza però risolverli. È indubbio che il tema dell’estremismo esista ma – obietta Pizzul – va curato e combattuto nella vita di tutti i giorni, creando continuamente occasioni di inclusione e di dialogo, abbattendo quelle barriere che spesso è proprio il centrodestra a voler alzare. Mi piacerebbe sapere, poi, esattamente chi formerà i docenti e come. Si rischia di fare allarmismo con un provvedimento bandiera che regala un po’ di lustro alla Regione senza incidere davvero su un problema serio e delicato». Sarà il tempo a sancire la bontà di un progetto certo particolare e al momento delineato solo nelle sue linee guida. Un progetto inserito nel quadro di quelle «misure di aiuto e assistenza alle vittime del terrorismo» per le quali la Regione Lombardia è talvolta incappata in conflitti di competenza con lo Stato.
Non solo contarsto all’estremismo. A proposito di scuola, l’esecutivo di Palazzo Lombardia ha infine approvato un’iniziativa di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Nel dettaglio, grazie a un contributo di 20mila euro nel corso del 2018 sarà organizzato un «Hackaton», vale a dire una maratona tutta lombarda con squadre di studenti finalizzata a realizzare un progetto che affronti il tema del bullismo e del cyberbullismo. «Il valore formativo di questa esperienza – si legge nella nota diramata dalla Regione – è sollecitare gli studenti a lavorare in team, ad esercitarsi nel public speaking e a trovare soluzioni su questioni specifiche, con un’attenzione particolare agli aspetti tecnologici e informatici della nostra esperienza quotidiana». «L’Ufficio scolastico regionale – conclude De Corato – lancerà un avviso pubblico per selezionare, entro agosto, il progetto migliore per coinvolgere le scuole della Lombardia sui contenuti della maratona».
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