GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Premi ai Comuni che non impiegano profughi, sì della Regione

Priorità ai Comuni anti-migranti nei bandi per il verde: il Pirellone approva. Fontana: pura demagogia i lavoretti

manifestazione

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Milano, 7 novembre 2018 - È stata approvata con soli due voti di scarto la mozione con la quale la Lega impegna la Giunta regionale ad inserire nei propri bandi premialità per quei Comuni che non affidano la cura del verde pubblico a richiedenti asilo e profughi. Un provvedimento motivato da Roberto Anelli, capogruppo del Carroccio al Pirellone, con la necessità di tutelare le aziende florovivaistiche lombarde i disoccupati italiani. In Consiglio regionale si sono contati 34 voti favorevoli a fronte di 32 contrari e di un solo astenuto. Per il via libera alla mozione si sono schierati la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari il Pd, il Movimento 5 Stelle ed i Lombardi Civici Europeisti. Luca Del Gobbo, consigliere di “Noi con l’Italia” ha chiesto e ottenuto di emendare la mozione limitando il riconoscimento delle premialità solo ai bandi regionali relativi al verde pubblico. Una modifica che ha circostanziato l’applicabilità del provvedimento senza indebolirne il messaggio politico. E a proposito di messaggi politici, il voto segreto, scattato su richiesta del Pd, ha svelato le divisioni interne al centrodestra: conti alla mano, tra Forza Italia e Lega ci sono stati 7 consiglieri infedeli, 7 franchi tiratori. E l’approvazione della mozione sarebbe potuta saltare se al Pd non fossero mancati i voti di 5 consiglieri, assenti per motivi personali o di salute.

Eppure l'indicazione della Giunta era stata chiara: avanti tutta con la mozione. Attilio Fontana, presidente leghista della Regione, aveva dato la linea già prima di mezzogiorno, senza che in Consiglio si fosse ancora aperto il dibattito: «Mi sembra demagogia pura cercare di trovare una giustificazione alla presenza dei richiedenti asilo con finti lavori» dichiara netto il governatore. «Il concetto è sempre lo stesso – insiste Fontana –: bisogna avere il coraggio di fare un progetto di integrazione vera e utile. Altrimenti, sono toppe che si mettono a un buco che si è creato».

Nel corso della discussione al Pirellone è Fabio Rolfi, assessore regionale ad Agricoltura, Alimentazione e Verde a confermare l’indirizzo dell’esecutivo: «La gestione del verde pubblico deve essere fatta dai professionisti del settore, non da associazioni di volontariato o dai richiedenti asilo. Stiamo parlando di una professione e non di un hobby, che tra l’altro ha a che fare con la qualità delle nostre città e con la sicurezza delle persone. Le associazioni di categoria del florovivaismo hanno già reclamato le proprie istanze». Il riferimento è, stando alle parole dello stesso Rolfi, ad Assoflora, associazione che ha la sua sede a Brescia. E bresciana è anche Federica Epis, la consigliera regionale della Lega che compare come prima firmataria della mozione. Sta in questa coincidenza la genesi del provvedimento approvato ieri dal Consiglio regionale. «Il comparto va sostenuto ed è fondamentale che i Comuni costituiscano bandi per assegnare i lavori secondo requisiti legati anche alla qualità e non solo all’aspetto economico del massimo ribasso – conclude Rolfi –. Chiederemo ad Anci di collaborare ad una delibera che aiuti i Comuni in tal senso».

 

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