Ramelli, tre feriti negli scontri estrema destra-polizia. Corteo termina in via Paladini

I manifestanti bloccati per un'ora e mezza in via Romagna. Senza incidenti la manifestazione antifascista partita da piazzale Loreto

Gli scontri tra militanti di estrema destra e polizia

Gli scontri tra militanti di estrema destra e polizia

Milano, 29 aprile 2019 - Sale la tensione in città per i due cortei contrapposti nel giorno in cui si commemora Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte Gioventù ucciso nel 1975. Alle 15 si è svolta la cerimonia istituzionale presso i giardini di via Bronzino a cui hanno partecipato - tra gli altri - il sindaco Giuseppe Sala e il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa. 

IL PRESIDIO DELL'ESTREMA DESTRA - La polizia ha caricato, poco prima delle 21, i partecipanti al presidio delle organizzazioni di estrema destra in piazzale Susa. Manifestazione per la quale non era stato autorizzato un corteo ma solo un presidio fissso. Gli organizzatori però avevano preannunciato che avrebbero provato ugualmente a sfilare e così hanno fatto.

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Subito è arrivata la reazione degli agenti, presenti in assetto antisommossa, che hanno caricato i manifestanti in viale Romagna. Poco dopo il corteo si è arrestato perchè un ragazzo, che stava partecipando alla manifestazione, si è sentito male accasciandosi al suolo. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. Si registrano poi due contusi che hanno riportato ferite non gravi. Il corteo quindi è rimasto fermo per quasi un'ora e mezzo. Intorno alle 22, 30 - dopo una trattativa con i funzionari di polizia da parte dei parlamentari di Fratelli d'Italia Marco Osnato, Carlo Fidanza, Paola Frassinetti, della consigliera regionale del Gruppo Misto, Viviana Beccalossi, e il consigliere comunale e regionale della Lega, Massimiliano Bastoni - il corteo è stato autorizzato a riprendere la marcia e a raggiungere via Paladini dove e' affissa la targa in memoria di Sergio Ramelli.

IL CORTEO ANTIFASCISTA - Preceduto da un presidio in piazzale Dateo organizzato Anpi, Pd, Verdi, La Sinsitra e Memoria Antifascista per ricordare Gaetano Amoroso, il corteo antifascista è partito poco prima delle 20 da piazzale Loreto con in testa i centri sociali. I partecipanti sono stati stimati in alcune centinaia. Il corteo è terminato in piazza Ascoli. Tra gli striscioni «Milano città antifascista», «Ora e sempre Resistenza» e «Il fascismo stupra ancora - Chiudere i covi neri», firmato dalle femministe di «Non una di meno». 

Il corteo degli antagonisti
Il corteo degli antagonisti

«La troppa vicinanza con il raduno dei neofascisti in piazzale Susa - spiega una nota degli organizzatori - è la motivazione che la Questura ha utilizzato per chiedere la modifica del nostro corteo. Non comprendiamo il motivo di questa decisione dato che è stato vietato ai fascisti di sfilare. Con senso di responsabilità abbiamo preso atto del nuovo percorso». «Una scelta che, sia chiaro - avvisano -, non impedirà agli antifascisti e alle antifasciste di opporsi, in caso i fascisti si muovessero in corteo non autorizzato».

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