Milano, studenti in corteo contro il governo/ FOTO

La protesta è stata organizzata da 'Rete studenti' e dal collettivo 'casc Lambrate'

Il corteo degli studenti

Il corteo degli studenti

Milano, 5 ottobre 2018 - Studenti in piazza contro le politiche del governo. A Milano - dove la protesta è stata organizzata da "Rete studenti" e dal collettivo "Casc Lambrate" - i ragazzi, oltre 3mila, si sono ritrovati alle 9.30 in largo Cairoli, da dove è partito il corteo. Il serpentone ha attraversato praticamente tutto il centro città: via Cusani, Broletto, Orefici, Mazzini, Missori, Larga, Verziere, Porta Vittoria, San Damiano, Senato, Cavour, Repubblica e Vittor Pisani, fino a concludersi in piazza Duca d'Aosta.   

In testa, dove sono stati accesi alcuni fumogeni, due cartelli: "Disobbedisci al governo dell'ignoranza" e "Abbiamo iniziato per non fermarci". Durante la manifestazione non ci sono stati incidenti di rilievo, ma sono stati imbrattati due negozi in via Mazzini e via Orefici mentre in largo Augusto, dove ci sono i cantieri della linea M4, hanno scritto con dello spray "difendiamo gli spazi sociali". Successivamente, in seguito a un nuovo blitz degli studenti dell'area autonoma, è stato imbrattato anche il negozio United Colors of Benetton di corso Buenos Aires. Un gruppo di giovani dell'Osa - Organizzazione studentesca autonoma ha gettato della vernice rossa sulle vetrine della catena di abbigliamento e scritto, con lo stesso colore, "Ponte Morandi, Benetton assassina". 

Lo slogan della giornata è: "Opposizione al governo dell'infamia, il cambiamento siamo noi". Una manifestazione che prende di mira la politica scolastica definita di modello aziendalista, le misure per la sicurezza degli istituti considerate un modo per aumentare gli interventi della forze dell'ordine contro gli studenti e di aumentare la videosorveglianza sui giovani con la scusa della lotta allo spaccio. Fra i temi della protesta anche la difficoltà degli studenti fuori sede ad affrontare i costi di una città come Milano. Sempre sul fronte scolastico sotto accusa c'è ancora una volta l'alternanza scuola-lavoro, bollata come forma di sfruttamento di manodopera a costo zero. Ma anche le politiche contro l'immigrazione e la chiusura dei porti. Fra i cartelli esposti durante il corteo anche quello che annuncia per il prossimo 16 novembre un "No Salvini Day".

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