Il ministro Bussetti incontra gli studenti 'eroi'
Milano, 29 maggio 2019 - Carabinieri, Papa e ministro. Questi gli appuntamenti che una quarantina dei ragazzi del pullman dirottato lo scorso 20 marzo hanno messo in programma tra ieri e domani. Il viaggio, organizzato dai genitori di alcuni dei ragazzi, non è stato raccolto da tutti i 51 protagonisti della notissima vicenda per la quale Sy Ousseynou è in carcere a Milano.
I ragazzi delle due classi delle medie Vailati che hanno scelto di partecipare, i due professori e la bidella sono partiti da Crema ieri mattina alle 7.30 e sono arrivati a Roma in treno alle 13. Il gruppo, una novantina di persone, è andato in albergo e poi ha visitato il comando generale dei carabinieri.
Questa mattina tutto il gruppo ha presenziato all’udienza generale del mercoledì del Papa nella sala Paolo VI. Al termine dell'udienza, sul sagrato della basilica vaticana, il Santo Padre ha fatto anche una foto con loro. Come si ricorderà, a favorire le operazioni di salvataggio da parte dei Carabinieri e a evitare che il sequestro del pullman si trasformasse in un'autentica tragedia, furono le telefonate di allarme di due studenti in ostaggio dell'autista a bordo del mezzo, Ramy Shehata e Adam El Hamami, figli entrambi di genitori immigrati, rispettivamente egiziani e marocchini.
Poi, nel pomeriggio, è stata la volta della visita al Miur dal ministro Marco Bussetti. Il programma ha subìto una variazione, in quanto il ministro ieri era a Recanati per il 200° anniversario della poesia “L’infinito” di Giacomo Leopardi, ma oggi accoglierà i ragazzi al Miur. "Penso che siate diventati ambasciatori di grandi valori, siete un esempio per i vostri coetanei. Se fossi il vostro papa' mi sentirei orgoglioso. Sono qui solo per dirvi grazie, siete degli eroi", ha detto il ministro dell'Istruzione agli studenti dell'istituto Vailati di Crema. Bussetti ha accolto i ragazzi a Roma nel salone dei Ministri del Miur, insieme al comandante dei Carabinieri, Giovanni Nistri. "I Carabinieri - ha detto quest'ultimo sempre ai piccoli studenti - hanno la grave colpa di aver arrestato Pinocchio, ma anche il merito di aver fatto in modo che i vostri genitori vi potessero riabbracciare dopo quel tragico evento. La nostra e' una delle istituzioni piu' antiche del mondo, che ha il compito di aiutare il prossimo, ma da sola non puo' fare nulla. In questo caso il vostro aiuto è stato determinante".
L'incontro di oggi, il secondo dopo quello a Crema pochi giorno dopo la strage sfiorata, e' stato anche l'occasione per un doppio festeggiamento di compleanno. Il ministro stesso e uno studente hanno infatti spento insieme le candeline tra gli applausi di tutti i presenti.
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