"Faccia fare la Cresima a mia nipote o sono guai". Ma la suora si ribella al pregiudicato

La religiosa di una parrocchia della Bovisa è andata alla polizia

 Sul posto gli agenti di polizia

Sul posto gli agenti di polizia

Milano, 14 novembre 2018 - «Lei non sa chi sono io. Vedrà quello che combinerò alla celebrazione». Minacce rivolte a una suora di una parrocchia della Bovisa da un pregiudicato, andato su tutte le furie quando ha saputo che la nipotina non avrebbe ricevuto il sacramento della Confermazione (la Cresima) lo scorso weekend a causa delle troppe assenze al catechismo. La suora si è rivolta al commissariato di polizia della Comasina diretto dal vicequestore Antonio D’Urso ed è bastato il passaggio ripetuto di una Volante fuori dalla parrocchia domenica mattina, durante la cerimonia, a scoraggiare qualsiasi azione. L’uomo si era presentato all’oratorio qualche giorno prima per parlare con la suora, nervoso dopo aver saputo che sua nipote (una ragazzina di cui è zio) non era stata ammessa al sacramento. Ha cercato di fare pressioni, di convincere la religiosa, ma non c’è stato verso.

«Non possiamo ammetterla perché non ha frequentato il corso di catechismo, mi dispiace», ha spiegato con garbo la suora. Ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni e ha dato in escandescenze urlando frasi minacciose: «Lei non sa chi sono io. Ma non finisce qui, vedrà quello che farò il giorno delle Cresime». Una sceneggiata che ha turbato la donna, la quale però non si è piegata davanti alla prepotenza ma ha segnalato l’accaduto alla polizia chiedendo aiuto. Per questo motivo, in via precauzionale, è stata inviata una Volante che ha perlustrato sagrato e dintorni più volte durante la cerimonia.

La presenza dei poliziotti è stata un deterrente efficace, tutto è filato liscio. Sono tanti i piccoli grandi problemi quotidiani che le parrocchie si trovano ad affrontare. «Lavoreremo in sinergia», promette il dirigente D’Urso, che ieri mattina ha ricevuto in commissariato otto parroci dei quartieri Comasina, Affori, Bruzzano, Bovisa, Bovisasca e Dergano. Le scorse settimane aveva incontrato i dirigenti delle scuole. Obiettivo: creare una rete. «Attraverso le parrocchie arriveremo a parlare coi ragazzi e con gli anziani puntando a sconfiggere fenomeni come bullismo, cyberbullismo e truffe. Non solo: le porte del commissariato sono aperte per tutte le segnalazioni». E la suora della Bovisa è stata la prima a bussare.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro