Milano, telecamere in rete: ecco il mega piano di sicurezza partecipata

Obiettivo: per coinvolgere anche i privati e incrementare così i punti di osservazione sul territorio

SICUREZZA L’obiettivo è quello di ridurre i reati in strada

SICUREZZA L’obiettivo è quello di ridurre i reati in strada

Milano, 27 settembre 2018 - Una piattaforma web con la mappa aggiornata delle telecamere presenti in città. Un mega piano di sicurezza partecipata per coinvolgere anche i privati e incrementare così i punti di osservazione sul territorio. Il progetto è stato avviato ieri a Palazzo Diotti con la firma sul protocollo d’intesa ad hoc: gli impegni sono stati sottoscritti dal prefetto Luciana Lamorgese, dal vicesindaco Anna Scavuzzo, dal dg del Welfare regionale Maurizio Bersani, dai vertici delle forze di polizia e dai rappresentanti di enti e associazioni che hanno deciso di aderire al patto (Arcidiocesi, Ufficio scolastico regionale, Confcommercio, Assolombarda, Atm, Trenord, Rfi, Anaci, Assimpredil, Ordine degli Ingegneri e Federfarma).

L’obiettivo dichiarato: conoscere in anticipo la posizione geografica degli occhi elettronici, sia pubblici che privati, per velocizzare le procedure di acquisizione delle immagini in caso di indagini penali in corso. Esempio pratico: una rapina in una determinata via della città. Carabinieri o poliziotti, a seconda della competenza, intervengono sul luogo per gli approfondimenti investigativi del caso. Nel frattempo, la centrale operativa sta già visionando la mappa della strada per capire quante e quali telecamere ci siano a disposizione, con tanto di numero telefonico da chiamare in tempo reale (quello del titolare dell’esercizio commerciale o della società che si occupa della gestione degli occhi elettronici) per chiedere l’acquisizione delle registrazioni video e della foto della panoramica di ripresa. L’accordo assegna ai vari attori compiti precisi. Il Comune si occuperà di effettuare l’analisi di mercato mirata alla realizzazione della piattaforma, predisporre una valutazione dei costi in termini di personale e infrastrutture e formare gli addetti all’inserimento dati. Enti e associazioni firmatarie dovranno diffondere il più possibile l’iniziativa tra i rispettivi associati: nel potenziale elenco di telecamere da inglobare rientrano quelle installate davanti a supermercati, farmacie, banche, condomini, uffici postali e rete dei trasporti metropolitano e di superficie.

«Ringrazio tutti i soggetti che hanno sottoscritto il protocollo – commenta il vicesindaco Scavuzzo –. Auspichiamo un intenso lavoro di promozione per coinvolgere il maggior numero di operatori e concretizzare la collaborazione al fine di permettere una vera sicurezza partecipata». I tempi: «Entro la fine dell’anno, il sistema sarà predisposto in una prima versione di test e potremo verificarne l’utilizzo e l’efficacia». Va ricordato che attualmente la polizia locale è dotata di 2.016 telecamere, di cui 1.052 digitali (con migliore risoluzione) e 964 analogiche. Entro la fine dell’anno, partirà l’installazione di altri 120 occhi elettronici in luoghi concordati con Municipi e forze dell’ordine.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro